Uno Shabbaton in Costa Brava, la meraviglia del FEJJETON

Shabbaton

di David Fiorentini

Una bellissima spiaggia, il caldo sole iberico, tanti amici, qualche sangria e una forte collaborazione ebraica internazionale. Questo, e molto altro ancora, è stato lo spirito nella seconda edizione dell’evento più atteso dell’anno: FEJJETON 2.0, uno Shabbat di unione fra ebrei spagnoli, italiani e portoghesi, in pieno spirito d’armonia.

Dopo il grande successo del 2023 a Madrid, il FEJJE, in collaborazione con UGEI e JYP, è tornato con un evento nella splendida cornice della Costa Brava. Non lontano da Barcellona, l’incontro ha ospitato molti giovani a due passi dal mare, in una tipica atmosfera mediterranea, dove si sono avvicendati relatori internazionali.

Dai workshop con l’esperto di Israel advocacy Gabriel Ben Tasgal, alle stimolanti sessioni con Marcelo Dimenstein del JDC e Carolina Aisen, direttrice della FCJE, fino al panel con Ariel Goldgewicht della WZO e Yoni Hammerman del WJC, i partecipanti hanno avuto la splendida possibilità di avere sotto lo stesso tetto una vasta gamma di rappresentanti del panorama ebraico globale, focalizzati a fornire modalità concrete per diventare più motivati e coinvolti.

Un’opportnutià di networking, per conoscere nuovi studenti e giovani professionisti ebrei da tante città diverse e condividere un’esperienza significativa e rigenerante come uno Shabbat comunitario. Dalla calda sabbia di Blanes, con le attività di Oneg Shabbat, l’evento ha lasciato spazio a momenti di preghiera, come la Tefillah in rito sefardita, seguita da una cena di Shabbat appassionata ed entusiasmante, fatta di canti e cori assordanti fino a tarda notte. Lavoro e divertimento alternati a misura.

Durante la Assemblea Generale, ponendo le basi per il futuro delle comunità ebraiche in Spagna, i partecipanti hanno potuto condividere i loro pensieri e proposte per far sentire maggiormente le proprie voci nei principali spazi decisionali ebraici. Soprattutto votando il nuovo Consiglio di FEJJE per il biennio 2024-2026, che sarà composto da Yael Sanchez, Alexis Taub, Flor Silberman, Michelle Brenner e Nimrod Abraham.

Impressa fra tutti i presenti, resterà comunque la festa del sabato sera, crocevia di due percorsi incredibili. Il primo, relativo alle suddette elezioni, è la despedida, cioò l’emozionante addio del presidente Ethan Bendahan. Una persona dal cuore d’oro, veramente affezionata alla causa, che ho avuto l’onore di conoscere dalla sua elezione e il piacere di condividere con lui il mio percorso sia come Presidente sia come amico (che ora sto aspettando in casa di riposo!).

Il secondo, invece, la presenza di Bar Hinitz e Daniel Manticof, rispettivamente un sopravvissuto al NOVA Festival e un soldato dell’IDF inviato a Gaza: erano proprio lì con noi, spalla a spalla, cantando, ballando e godendosi la vita al massimo. Dopo questi tempi cupi, è stato davvero sorprendente vederli, anche se brevemente, felici e spensierati, mentre trovavano il coraggio di venire a ispirarci con una delle più grandi lezioni di resilienza che il popolo ebraico ha da offrire: “Non smetteremo mai di ballare”.

by David Fiorentini

A beautiful beach, the warm Iberian sun, many friends, some sangria and a strong international Jewish collaboration. This, and much more, was the spirit in the second edition of the most awaited event of the year: FEJJETON 2.0, a Shabbat of union between Spanish, Italian and Portuguese Jews, in full spirit of harmony.

After the great success of 2023 in Madrid, the FEJJE, in collaboration with UGEI and JYP, is back with an event in the beautiful setting of the Costa Brava. Not far from Barcelona, the meeting hosted many young people close to the sea, in a typical Mediterranean atmosphere, where international speakers took turns.

From workshops with Israel advocacy expert Gabriel Ben Tasgal, to stimulating sessions with JDC’s Marcelo Dimenstein and FCJE director Carolina Aisen, to panel with WZO’s Ariel Goldgewicht and WJC’s Yoni Hammerman, the participants had the wonderful chance to have under one roof a wide range of representatives of the global Jewish landscape, focused on providing concrete ways to become more motivated and involved.

An opportunity for networking, to meet new students and young Jewish professionals from many different cities and share a meaningful and regenerating experience as a community Shabbat. From the warm sand of Blanes, with the activities of Oneg Shabbat, the event left room for moments of prayer, such as Tefillah in Sephardic rite, followed by a passionate and exciting Shabbat dinner, made of deafening songs and choirs until late at night. Alternating work and fun to measure. During the General Assembly, laying the foundations for the future of the Jewish communities in Spain, participants were able to share their thoughts and proposals to make their voices heard in the main Jewish decision-making spaces. Especially voting the new Board of FEJJE for the biennium 2024-2026, which will consist of Yael Sanchez, Alexis Taub, Flor Silberman, Michelle Brenner and Nimrod Abraham.

Impressed among all those present, will still be the party on Saturday evening, crossroads of two incredible paths. The first, related to the aforementioned elections, is the despedida, that is, the exciting farewell of President Ethan Bendahan. A golden hearted person, truly affectionate to the cause, who I had the honor to meet since his inauguration and the pleasure to share with my journey both as Union President and as a friend, and who I am now waiting for at the retirement home!

The second, however, was the presence of Bar Hinitz and Daniel Manticof, respectively a survivor of the NOVA Festival and an IDF soldier sent to Gaza: they were right there with us, shoulder to shoulder, singing, dancing and enjoying life to the fullest. After these dark times, it was truly amazing to see them, albeit briefly, happy and carefree, as they found the courage to come and inspire us with one of the greatest lessons of resilience that the Jewish people have to offer: “We will never stop dancing”.


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