Un unico popolo e un unico cuore
HaTikwa, di Manuel Moscato
Questo Shabbat leggiamo tre Parashot: nel Primo Sefer le Parashot di Vayakel e Pekudè, e nel secondo la Parashà di Shabbat Hahodesh.
All’inizio della parashà di Vayakel è scritto: “Moshé convocò tutta la congrega dei figli di Israele e disse loro: ‘Ecco le cose che Hashem ha comandato di fare’.” La parola “convocò”, in ebraico proprio vayakel, è legata alla parola keylà, ossia comunità.
È interessante come Moshè raduni tutta la congrega dei figli d’Israele, perché questa congrega la troviamo anche nella parashà di Bò, in cui ci si riferisce proprio ad un gruppo di persone che si radunano per uno scopo ben preciso. Secondo la Torah, questo scopo è quello di mettere in pratica le Mitzvot; in particolare, il raduno rappresenta l’unità del popolo.
Cos’è la comunità per il popolo ebraico? L’essere tutti uniti per rispettare le Mitzvot, ed è legata a momenti precisi come lo Shabbat e le feste che Hashem ci ha comandato di rispettare.
Possa essere questo Shabbat di riflessione per tutti noi, e non dobbiamo mai pensare di sentirci soli, perché dietro alle nostre spalle c’è sempre la comunità che si raduna per non farci sentire mai soli.
Am ehad ve lev ehad, un unico popolo e un unico cuore.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.