Un memoriale per Daniel Schinasi

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di Giulia Limentani

Tra i maggiori esponenti del movimento Neofuturista troviamo Daniel Schinasi, di origine livornese-serfardita e fondatore di questa corrente artistica.Venuto a mancare lo scorso anno, il 12 aprile del 2021, Schinasi rappresenta una tappa importante per la storia dell’arte.

Schinasi ha sviluppato la sua ricerca artistica legandola al recupero della memoria e dell’identità ebraica, difendendo perseguitati e oppressi e con un marcato impegno personale per la pace e la lotta contro ogni discriminazione.

Nato il 17 Maggio 1933 ad Alessandria d’Egitto, nel 1953 inizia la sua formazione artistica frequentando corsi serali di disegno presso l’Accademia Silvio Bicchi. È poi costretto a fuggire nel 1956 durante la Crisi di Suez, per poi rimpatriare con la famiglia a Livorno, dove per un periodo lavora come impiegato all’Ufficio Ricambi della Piaggio a Pontedera.

Nel 1960 inaugura la sua prima mostra alla Galleria Bottega d’Arte a Livorno, e tre anni più tardi, nel 1963, progetta un Manifesto alla Pace per l’ONU. Nel 1970 si trasferisce a Milano, dove apre il suo studio in via Pagliano. Nello stesso anno espone alla Galleria Cairola e fonda il Movimento Neocubofuturista. Vince il Premio Città di Manciano nel 1981. Negli anni Ottanta tiene numerose esposizioni personali antologiche, in particolare a Milano, al Centre Culturel Français, a Parigi alla Mairie del 3ème Arrondissement nel 1990, a Livorno presso la Fortezza Nuova e Pisa a Palazzo Lanfranchi.

Schinasi propone una rilettura del Futurismo che parte dalla riflessione sugli accadimenti storici e i risultati estetici della prima metà del secolo.

Il suo Manifesto del Neofuturismo, elaborato alla fine degli anni Sessanta, raccoglie l’esigenza originaria di catturare la tensione dinamica spazio-temporale attraverso l’arte pittorica. Liberato dalla violenza e dagli esiti distopici del suo precursore Marinetti, il movimento neofuturista propone un’idea di modernità all’altezza dei tempi nuovi. Ciò che è presente nei quadri di Schinasi è velocità, forza e dinamismo, così come lo erano nelle opere del primo futurismo. Al disprezzo per le forme artistiche della tradizione italiana tipico di Marinetti, Schinasi sostituisce la celebrazione dei grandi personaggi italiani della musica e della danza, in una resa dinamica che ne esalta l’espressività e il fondamentale umanesimo.

I quadri di Schinasi sono una dimostrazione della capacità da parte dell’artista di combinare e rielaborare avanguardie e canoni in un linguaggio che vuol parlare di noi e del mondo senza dimenticarne le radici, sia antiche che popolari.

Per ricordare l’artista, in occasione del primo anniversario dalla morte di Schinasi, giovedì 14 aprile è stato inaugurato a Livorno un memoriale a suo nome. Alla commemorazione hanno partecipato i familiari di Schinasi, il Presidente della Comunità Ebraica di Livorno Vittorio Mosseri e il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Livorno Rav Avraham Dayan.

Il memoriale, che è soltanto la prima di una serie di tappe per ricordare l’opera di Daniel Schinasi, venne originarimante progettato dallo stesso Schinasi, e realizzato da Dilio Bianchi e dall’allieva dell’artista, la pittrice Katia Cirinei e da CinoDesignItaly.

 


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