19 Ottobre 20194min

Hoshana Raba: un giorno particolare

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HaTikwa – Il settimo giorno di Succot è chiamato Hoshana Rabà. Non esiste nella Torà nessuna menzione di questo giorno e molti pensano che fu instaurato tardivamente nell’Ebraismo, ma non è affatto così. Nel Talmud Babli si fa risalire questa usanza all’epoca del primo Tempio e nel Trattato Succa (42b) si chiama settimo giorno della Aravà. Addirittura la tradizione afferma che Hillel stabili il lunario in modo che Hoshana Rabà non avvenisse di Shabbath stabilendo che Il primo giorno di Rosh HaShanà non fosse mai di domenica.

Il Midrash Tehilim dice: “Di Rosh Hashanà, tutti gli esseri viventi del mondo vengono davanti a Lui come un gregge, e [i figli di] Israele passano anche davanti a Lui con quelli. I ministri delle nazioni (angeli di ogni nazione ndr) del mondo dicono [allora]: “Abbiamo trionfato e vinto il giudizio” e nessuno sa chi abbia trionfato, Israele o le nazioni del mondo… Quando arriva il primo giorno della festa (di Succot) e tutto Israele, grandi e piccoli, porta il lulav nella mano destra e il’etrog nella mano sinistra, tutti sanno immediatamente che Israele ha vinto il giudizio. Quando arriva il giorno di Hoshanna Rabbà, prendiamo i rami di salice e facciamo sette processioni mentre il hazan si erge come un angelo di D-o, con una Torà sul braccio e il popolo gira intorno come si faceva intorno dell’altare… gli angeli del servizio [divino] si rallegrano e dicono: “[i figli di] Israele hanno vinto, [i figli di] Israele hanno vinto, la progenie di Israele non mentirà e non si pentirà!”

Ciò significa che da sempre Rosh HaShanà e Hoshana Rabà furono accomunati sotto la midat HaDin. E il settimo giorno di Succot è diventato l’ultimo momento della chiusura della sentenza divina. La scelta dell’ultimo giorno di Succot non è casuale poiché segna l’inizio della stagione delle piogge in Israele e la Mishnà in Rosh HaShanà (I,2) dice: “Durante la festa, il mondo è giudicato sull’acqua!”

Il mondo cabalistico afferma che i sette giri compiuti, come i sette giri fatti da Israele intorno a Gerico per abbattere i muri, abate la distanza che esiste tra l’uomo e D-o. Hoshana Rabà è un giorno fondamentale in cui segniamo che concludiamo tutto il periodo di feste rinnovati e purificati pronti ad affrontare un nuovo anno con più umiltà. La forma della foglia di salice ricorda la forma della bocca e degli occhi che sono loro che ci fanno spesso trasgredire ed è proprio loro che noi sbattiamo simbolicamente ad Hoshana Rabba, ma anche l’ebreo che non voglia più essere, colui che non studia Torà e non fa mitzvot. Con l’augurio che quest’anno possa essere un anno di studio ed elevazione.

Rav Alexander Meloni 


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