Ucciso l’ex premier giapponese Shinzo Abe, grande amico di Israele e del popolo ebraico

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di Ginevra Di Porto

 

Shinzo Abe è stato il premier nipponico più longevo di sempre: classe 1954, aveva iniziato la sua carriera politica nel 1993 e ha guidato il suo Paese per un totale di quattro mandati fino a che, nell’agosto 2020, aveva dato le sue dimissioni per problemi di salute legati ad una rettocolite ulcerosa, della quale soffriva fin da bambino.

Della politica di Shinzo Abe rimangono famosi gli interventi economici, noti sotto il nome di “Abenomics”, in collaborazione con il governo e la banca centrale giapponesi, che hanno messo in campo miliardi per rilanciare la crescita e l’inflazione. Inoltre, prima delle sue dimissioni, egli aveva dovuto fronteggiare l’emergenza sanitaria in Giappone e congelare i giochi olimpici di Tokyo 2020, che si sono poi svolti l’anno seguente.

Questa mattina è stato ucciso durante un comizio a Nara. Secondo alcune ricostruzioni, Abe è stato raggiunto alla schiena da due colpi sparati a distanza ravvicinata, a tre secondi uno dall’altro, che gli hanno provocato una grave emorragia interna. Il presunto attentatore, Tetsuya Yamagami, un ex membro della Forza di autodifesa marittima che ha confessato alla polizia di aver agito “per frustrazione”, è stato arrestato.

Shinzo Abe è sempre stato amico dello Stato di Israele e del popolo ebraico. Credeva in un profondo legame di amicizia tra il suo Paese e gli ebrei, dimostrando sempre comprensione e rispetto verso questi ultimi.

Durante il suo mandato, ha visitato Yad Vashem in Israele e l’Holocaust Memorial Museum negli Stati Uniti. La sua amministrazione si è inoltre impegnata nel pubblicizzare la storia di Sugihara Chiune, “lo Schindler giapponese”, un diplomatico che ha servito l’impero giapponese in Lituania durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto, egli ha aiutato seimila ebrei a scappare dalla Polonia e dalla Lituania, all’epoca occupate dalla Germania nazista. Abe ha poi visitato la casa di Sugihara Chiune a Kaunas, e in questa occasione ha affermato che le coraggiose azioni del Signor Sugihara dal punto di vista umanitario dovrebbero fornire una guida su come sopravvivere in questo mondo.

Shinzo Abe ha inoltre incoraggiato i grandi imprenditori industriali giapponesi a investire su Israele, definita come la “Start-Up Nation”, in quanto il motore di crescita economica giapponese è basato sull’innovazione e Israele è uno dei maggiori produttori di tecnologie innovative a livello mondiale. Grazie a Shinzo Abe dunque, le relazioni tra Giappone e Israele sono state ottime.

Yair Lapid, Primo Ministro israeliano, ha fatto le sue condoglianze al popolo e al governo giapponesi per la tragica morte di Abe, definendolo come “uno dei leader più importanti del Giappone moderno e un vero amico di Israele”, citando il suo impegno nello stabilire relazioni prospere e fiorenti tra Israele e Giappone, sostenendo che “il suo omicidio non cambierà in alcun modo la sua illustre eredità”.

Isaac Herzog, Presidente israeliano, ha ammesso inoltre, nel suo messaggio di condoglianze, di essere rimasto “impressionato dalla leadership, dalla visione e dal rispetto di Abe nei confronti di Israele” quando si sono incontrati mentre Herzog presiedeva l’Opposizione israeliana.

 


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