Team Israele: un successo storico
Dopo una cerimonia di chiusura che sarà ricordata per sempre per l’assenza del pubblico, siamo arrivati ufficialmente al termine dei Giochi olimpici di Tokyo 2020.
Olimpiade che si chiude con 4 medaglie per lo Stato d’Israele, che nella sua storia ha accumulato solo 7 medaglie complessive.
Un risultato storico per lo stato ebraico che ha potuto ascoltare l’HaTikwa, l’inno nazionale, per ben due volte risuonare nello stadio di Tokyo, grazie ai due ori di Artem Dolgopyat nel corpo libero maschile e di Linoy Ashram nella ginnastica ritmica femminile.
I due ori si sono aggiunti a due bronzi altrettanto storici, quelli di Avishag Semberg nel Taekwondo e della squadra israeliana di judo misto, gara che si è disputata per la prima volta nella storia delle Olimpiadi.
La delegazione dei record
Oltre al record di medaglie (non ne aveva mai vinte più di due in una stessa olimpiade), Tokyo 2020 ha visto anche la delegazione israeliana più numerosa di sempre, con ben 90 atleti presenti; il doppio rispetto a Rio 2016.
Anche tra gli atleti non medagliati sono stati raggiunti numerosi record, come il quarto posto nella prima partecipazione israeliana alla gara di nuoto in acque libere che ha visto il nuotatore Matan Roditi stabilire il nuovo record israeliano sui 10km.
Marhu Teferi è arrivato tredicesimo nella maratona maschile che ha rappresentato il record israeliano alle olimpiadi e Anastasia Gorbenko è stata la prima nuotatrice israeliana a partecipare ad una finale olimpica.
Cosa aspettarsi dal futuro?
Le prossime Olimpiadi sono previste per Pechino nel 2022 e saranno invernali. Israele non ha mai avuto grande propensione per queste discipline, e infatti non partecipa ai Giochi dal 1994 e non ha mai ottenuto una medaglia; vedremo se quest’anno potranno esserci delle sorprese.
Per le Olimpiadi estive si dovrà attendere Parigi 2024, nella speranza di poterle vivere nella solita atmosfera e di vedere la delegazione israeliana infrangere altri record.