
di David Fiorentini
In uno dei momenti più travagliati della storia italiana, di fronte all’ingiustizia delle leggi razziali, un giovane questore fiumano, ritrovatosi con una certa libertà d’azione all’interno del Partito Fascista e dell’organizzazione cittadina, decise di sfruttare la propria posizione per “fare un po’ di bene”. Si chiamava Giovanni Palatucci, e per anni trasferì ebrei di varie nazionalità nel campo di internamento di Campagna, in provincia di Salerno; qui, grazie all’aiuto di un suo zio vescovo, gli scampati all’avanzata nazista poterono godere di protezione e solidarietà.