Svezia: autorità consentono il rogo della Torah. Condanna unanime da tutto il mondo ebraico
Ha suscitato un enorme scandalo la recente decisione delle autorità svedesi di concedere, ad un uomo sui 30 anni, l’autorizzazione a bruciare pubblicamente una rotolo della Torah davanti all’Ambasciata israeliana a Stoccolma. Come riporta i24news, il rogo dovrebbe avere luogo questo sabato, e segue un caso simile avvenuto a giugno in cui venne concesso il rogo di una copia del Corano in nome della “libertà di espressione”.
Sulla vicenda è intervenuto il Presidente israeliano Isaac Herzog, il quale in un comunicato di venerdì ha dichiarato: “Permettere che vengano deturpati testi sacri non è un esercizio della libertà di espressione, è volgare istigazione e un puro atto di odio. Il mondo intero dovrebbe unirsi nel condannare fermamente questo gesto ripugnante”.
Anche Rav David Lau, Rabbino capo ashkenazita d’Israele, ha preso posizione contro il gesto. In una lettera aperta rivolta al Primo Ministro svedese Ulf Kristensson, ha detto: “Mi ha inorridito sentire che un certo numero di cittadini svedesi, che intendono manifestare davanti all’Ambascita israeliana a Stoccolma, hanno intenzione di bruciare un rotolo della Torah”. Rivolgendosi al Primo Ministro, ha dichiarato: “Mi appello a lei affinché con i suoi poteri impedisca che ciò accada. La libertà di espressione non consente di fare tutto, e danneggiare ciò che è sacro per (il popolo di) Israele non è un espressione di libertà, ma di antisemitismo”.
Il Rabbino capo sefardita Rabbi Yitzhak Yosef ha inviato invece una lettera al re svedese Carl Gustaf XVI, esortandolo a far cambiare idea alle autorità. “Come persone di fede, crediamo fermamente che due torti non fanno una ragione. È imperativo sostenere i principi del rispetto e della dignità reciproci, anche di fronte a disaccordi o tensioni tra le comunità”.
“Vostra Altezza, faccio appello al vostro carattere nobile e alla vostra dedizione nel promuovere la pace e l’armonia tra tutti i popoli. Impedendo che questo evento si verifichi, mandereste un potente messaggio al mondo: la Svezia si oppone fermamente alla intolleranza religiosa e a tali atti, che non hanno posto in una società civile” conclude Rabbi Yitzhak Yosef.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia condanna “fermamente la manifestazione in Svezia” e ricorda come “la libertà di espressione è tutt’altro”. “Questa è una chiara espressione di antisemitismo e una grave mancanza di rispetto per il popolo ebraico. Ogni Sefer Torah è un simbolo di vita ebraica, bruciarlo indica la volontà di eliminare la comunità ebraica dal paese” ha affermato l’UGEI .
Anche dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane arriva la condanna, che in una nota chiede “un ripensamento necessario e urgente”. “La libertà di espressione è un caposaldo delle società occidentali, un bene prezioso e irrinunciabile. Ma non può e non deve nuocere al rispetto, imprescindibile, delle libertà e dei diritti religiosi” si legge nel comunicato.
Due delle principali organizzazioni ebraiche e cristiane d’Europa, la European Jewish Association e la Europea Coalition for Israel hanno affermato in una Dichiarazione Congiunta oggi: “L’incendio di libri sacri di qualsiasi tipo è un atto abominevole. La bruciatura della Bibbia, o di qualsiasi altro libro, ricorda i roghi dei libri nazisti e l’avvertimento sinistro contenuto in ‘Fahrenheit 451’ di Ray Bradbury. L’Europa non ha imparato nulla?”
“La tempistica, il sabato ebraico, in cui le comunità di tutta Europa leggeranno la loro porzione della Torah, aggiungerebbe un grave insulto a una profonda offesa. Esortiamo tutte le autorità svedesi e i rappresentanti politici a impedire che questo atto abbia luogo domani” concludono
Organo ufficiale di stampa dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. Fondato nel 1949, dal 2010 è una testata online e inserto mensile di Pagine Ebraiche.