Run for MEM – La corsa per la Memoria verso il futuro

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di Redazione

 

I percorsi sono due, uno da quattro e l’altro da dieci chilometri. Le tappe sono sette e rappresentano i luoghi della Memoria della città di Torino. L’iniziativa è tanto semplice quanto straordinaria: una maratona per ricordare la Shoah e conoscere la strada verso il futuro. Il 27 Gennaio si terrà l’evento Run for MEM, per il terzo anno consecutivo, organizzato dall’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino e con il prezioso contributo dell’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia) che ha finanziato, per tutti i giovani che desiderassero aderire, il biglietto per il trasferimento dalla comunità di origine a Torino. Un’iniziativa ambiziosa, estremamente importante considerati i toni retorici che negli ultimi anni hanno accompagnato il Giorno della Memoria. Si corre per ricordare, per stare uniti, non per vincere. La Run for MEM è una corsa sportiva non competitiva, una gara che non vede vincitori né vinti, ma solo migliaia di partecipanti che hanno come unico obiettivo quello di dimostrare che la fiamma della memoria è ancora accesa. E arde. La partenza è prevista per ambedue i percorsi in Piazza Madama Cristina, a Torino. Vi sono alcune tappe comuni in cui è previsto un atto commemorativo, tra esse la Sinagoga in Piazzetta Primo Levi, Piazza Carlo Felice, Piazza CLN, il Rettorato in Via Verdi e Piazza Carlo Emanuele II (ex Ghetto). Il punto d’arrivo è Piazza San Carlo.

I media partner TV coinvolti nell’evento sono Sky Sport e La Stampa, il Testimonial d’eccezione invece sarà Shaul Ladany – superstite della Shoah, campione olimpionico e testimone diretto dell’attentato avvenuto alle Olimpiadi di Monaco nel ’72. Un personaggio dal vissuto eccezionale, con un passato da campione olimpionico ed un presente da docente universitario presso la Ben Gurion University. All’età di 82 anni Ladany non smette di emozionare. “Lo sport ha la capacità di evidenziare la nostra umanità superando le distinzioni di religione, credo, cultura e di genere e l’incontro con l’altro; un momento importante per oltrepassare confini e barriere”, dichiarano i vertici dell’organizzazione. “L’idea è di affermare la vita, che continua nonostante tutti i tentativi che hanno cercato nei secoli di sterminare gli ebrei così come altre popolazioni, con genocidi e massacri. La vita continua e va trasmessa la forza di vivere, a volte di sopravvivere e di avere il coraggio di raccontare quanto accaduto affinché non si ripeta mai più”. Noemi Di Segni, Presidente dell’organizzazione UCEI, definisce l’evento “un impegno dello sport contro l’antisemitismo”. La giornalista Paola Chiaraluce scrive a proposito dell’iniziativa: Gli orrendi volantini antisemiti di cui si è avuta notizia ci ricordano quanto questo impegno sia attuale. E quanto lavoro ancora ci sia da fare. Sarebbe bello se quelle scritte fossero sostituite da un cartello con scritto #WeRemember. Almeno per un giorno.”

Se dunque è vero che ogni lungo viaggio inizia sempre con un piccolo passo, la Run for MEM ci ricorda che la strada per un futuro migliore non è poi tanto lontana. Talvolta, comincia proprio sotto casa nostra. Basta indossare un paio di scarpe comode e scendere in Piazza.


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L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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