Relazione del Presidente uscente – Dopo 5 anni, sventola la bandiera a scacchi

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And now, the end is near, and so I face the final curtain…

Care Amiche, Cari Amici,

Ci siamo, l’ultimo capitolo di un mandato fantasmagorico, l’ultima pagina di una delle più belle parentesi della mia vita, che da umili inizi mi ha stravolto la visione del mondo e rivoluzionato il modo di intendere la mia identità ebraica. Ancora non riesco a capacitarmi come ciò che è stato per anni il mio lavoro principale, al fianco del mio curioso hobby di medicina, ciò con cui sono completamente entrato in simbiosi stia volgendo al termine. 

Un mandato biennale, il primo della storia dell’UGEI, che corona un lungo percorso di crescita e di presa di responsabilità, che dimostra in primis il significativo salto di qualità dell’Unione. Le varie iniziative saranno ampiamente illustrate nel corso del fine settimana, per questo motivo vorrei concentrare la presente relazione invece che sul passato, sul futuro dell’UGEI, sull’eredità che il Consiglio uscente lascerà ai suoi successori. 

Appena entrato in carica, ho spesso fatto riferimento metaforicamente alla Formula 1, sottolineando come dopo anni intensi passati a progettare e costruire la macchina vincente, sia fondamentale trovare il pilota (o meglio i piloti) che potesse ottenere il massimo delle prestazioni.

Per questo il mio primo ringraziamento deve necessariamente andare a chi mi ha preceduto e che ha continuato ad avvitare bulloni fino all’ultimo minuto della sua presidenza, Simone, che simbolicamente rappresenta tutti coloro che prima di noi si sono adoperati per il bene dell’ebraismo italiano e ai quali noi tutti dovremo essere sempre grati.

Allo stesso modo, prima di parlare dei tempi registrati nei circuiti in giro per l’Italia e per il mondo, anche noi abbiamo apportato qualche miglioria alla macchina, rendendola ancora più affidabile e performante. Il ruolo del Consigliere si è evoluto, lavorando in ambito più gestionale, poiché spesso è stato affiancato da nuovi Office, Commissioni e Direzione Esecutiva, che in modo capillare hanno operato sul territorio, curando i dettagli di ciascuna iniziativa oppure proponendone essi stessi di nuove. 

Nell’ambito della professionalizzazione di UGEI e della crescita organica a cui aspiriamo, sarà fondamentale investire sull’ampliamento della squadra di collaboratori, offrendo un’ulteriore opportunità di coinvolgimento agli Ugeini e una maggiore capacità di svolgere più progetti in contemporanea al Consiglio. 

Quindi ci tengo a ringraziare il Policy Office, Simone e Luca, il Fundraising Office, Ghila e Rehana, l’Ufficio Culto, Ruben, la Direzione Esecutiva, Sara, le Commissioni Roma, Milano, Sociale, Over 25, Imprenditoria e Cultura, gli enti locali CGEF, GET, F205J, Jewlead e Tiferet Chaim. 

Colgo l’occasione per annunciare il raggiungimento formale di un accordo formale con l’Agenzia Ebraica e la World Zionist Organization, per l’invio di una Shlichà a Milano! Occupandosi di coinvolgere gli israeliani in Italia, colmando le distanze tra ambienti diversi dell’ebraismo italiano, in particolare a Milano, e avvicinando materialmente Israele a noi, sarà una risorsa imprescindibile per il futuro dell’Unione. 

Passando invece alle performance di questa eptaposto, il principale lascito da consegnare ai suoi successori sono le relazioni. A partire dalle istituzioni ebraiche locali, come le singole Comunità, che ci invitano caldamente a tenere gli eventi nelle loro città, o quelle nazionali, a partire dall’UCEI, il CDEC, Amici di MDA Italia, KKL Italia ETS, e tanti altri che, grazie a una presenza costante e professionale, hanno compreso l’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni e riconoscono in noi un partner leale e serio per questo obiettivo. Stessa formula anche per le relazioni con le istituzioni pubbliche, dal Coordinatore Nazionale per la Lotta all’Antisemitismo Giuseppe Pecoraro, ai movimenti politici, con le relative giovanili, le organizzazioni religiose, le università e i mass media, che sempre di più tessono e tesseranno relazioni proficue con l’UGEI. 

In tal senso, anche sull’arena internazionale abbiamo registrato dei tempi impressionanti, calandoci con savoir-faire in contesti a volte contrastanti tra loro, riscuotendo però un apprezzamento comune. Dall’EUJS e il WUJS, al ECJS, dall’WJC all’EJA, lasceremo un network di contatti e opportunità ghiottissime, che saranno alla base dell’ampliamento delle progettualità dell’Unione. 

Ad esempio la futura Elio Toaff Fellowship, a cui stiamo lavorando con Junction e UCEI, per creare un corso di formazione di nuovi leader che possano rimpolpare e ringiovanire la classe dirigente ebraica italiana, oppure il Bootcamp HaTikwa, in collaborazione con EJA, che invece punterà alla preparazione di futuri giornalisti e attivisti. 

Mi fermo per un terzo rapido, ma emozionante, pit stop, per citare i piloti, strateghi e meccanici coinvolti in questi aspetti della nostra evoluzione. Dai miei Vice Presidenti Joshua e Dafna, con cui mi sono potuto sfogare nei momenti di difficoltà e confidare i miei piani più megalomani; Ioio, che dal ritorno dall’erasmus è diventato davvero un jolly per qualsiasi iniziativa dal dialogo interreligioso alla lotta all’antisemitismo, Bea, che alle telemetrie ha tenuto sempre in check i parametri dell’Unione e cercato di oliare i meccanismi più complessi, personali e professionali, del Consiglio, e Nathan, che ha seguito un altro motore rombante dell’Unione ovvero HaTikwa. 

Già che ci siamo, prendiamoci qualche momento in più, mentre oltre alle gomme cambiano anche l’alettone anteriore, per ringraziare anche i vari volti che mese dopo mese sono diventati parte della nostra quotidianità anche al di fuori del lavoro. I dolcissimi Emma, Eitan, Eryn, Ariela, Caterina, Sara dell’EUJS, le mitiche Yana, Shelly e Vittoria del WUJS, passando al mondo dei “grandi” con Yoni ed Elizaveta del WJC Next Gen, Lela e Mike di Junction, Juan e Alex dell’EJA, Liri, Esti, Sergio, Marisa, Valeria del KKL, Ariel, Dikla, Samantha del WZO, Ilan, Alfonso, Walker, Sara della CEM, Davide della CER, Simone, Sabrina, Noemi, Uriel, Saul, Raffaella, Roberto, Genny, Claudia, Luly, Odoardo dell’UCEI. 

Tornati in pista, non possiamo fare a meno di notare che per riuscire ad andare più veloce, a volte non basta solo il pilota, ma a volte per guadagnare altri secondi preziosi, servono materiali di migliore qualità, che purtroppo la nostra casa produttrice spesso non riesce a permettersi. Per questo, abbiamo fatto ricorso a numerosi sponsor, bandi e donazioni, che sulla base della credibilità delle suddette relazioni intessute negli anni, ci hanno permesso di racimolare decine di migliaia di euro, lasciando ai prossimi Consiglieri la possibilità di pianificare molto più in grande, potendo contare su una disponibilità economica quasi raddoppiata.

Come per i rapporti istituzionali, anche i bandi sono una questione in cui i singoli fanno davvero la differenza, curando giorno per giorno le relazioni umane e tenendo le orecchie sempre aperte per rimanere aggiornati sulle più recenti dinamiche internazionali. 

In questo contesto, a maggior ragione con uno sguardo verso il prossimo futuro dell’Unione, vorrei riconoscere lo sforzo profuso dal nostro Tesoriere Andrea e dal Fundraising Office Ghila e Rehana, che hanno ancora davanti a sé delle grandissime potenzialità ancora da scoprire e sfruttare. 

Inoltre, come ogni Gran Premio che si rispetti, dal paddock fino a dentro le vetture, sono dispiegate decine di telecamere, giornalisti, videomaker, intervistatori e commentatori, pronti a divulgare al mondo intero gli avvenimenti dalle qualifiche fino a dopo la bandiera a scacchi. In questo HaTikwa è stato un dipartimento giornalistico incredibile, che giorno per giorno ha creato contenuti originali, mantenendo sempre alta l’attenzione degli affezionati e scoprendo di volta in volta nuove vie di comunicazione. L’auspicio alla nuova Redazione è quello di rimanere sempre al passo con i tempi, trasmettendo i valori dell’Unione e offrendo a tutti gli Ugeini un luogo in cui potersi esprimere liberamente. Dalle edizioni cartacee, alla trasformazione a testata online, fino ai podcast e alle breaking news, ogni Direttore ha trovato il modo più efficace per rispondere alle necessità del suo tempo. 

Quindi vorrei di cuore ringraziare Luca e Luca, oltre che Giorgia e David, che mettendo a disposizione la loro professionalità, hanno reso HaTikwa, un giornale con 75 anni di storia alle spalle, un organo di stampa sempre moderno e attendibile. 

Di pari passo, a ottimi risultati, sono corrisposte tante soddisfazioni. Durante lo scorso Congresso ho avuto l’onore di annunciare la vittoria del WUJS Social Action Award, che ha bissato l’EUJS Union of the Year Award conquistato l’estate precedente. Quest’anno, durante la mitica Summer U, abbiamo alzato al cielo un altro riconoscimento, l’Event of the Year Award, che svolto nel circuito di Madrid, ben rappresenta quanto spiegato finora e traccia la linea di come i prossimi Consigli dovranno continuare a muoversi. Coinvolgendo altre Union, FEJJE e JYP, con il benestare di EUJS, aggiudicandosi bandi importanti indetti da parte di Junction, e raggiungendo un’audience composta sia da Ugeini novellini e Ugeini veterani, tanto per usare il vocabolario di un’altra simpatica pagina che lasceremo in eredità (KMFU), abbiamo creato un evento memorabile che ha lasciato il segno nelle vite di tantissime persone e creato un precedente meraviglioso per le Comunità ebraiche. 

Alternate a tante soddisfazioni, la nostra eredità tuttavia conta ancora svariate sfide che continueranno a presentarsi nella quotidianità della gestione dell’Unione. La più grande rimarrà sempre quella del coinvolgimento di tutta quella fetta di persone, che non conosce o non si identifica nell’UGEI, in particolare nei grandi bacini d’utenza romani o milanesi. Abbiamo ricevuto REWiBE per provare a modificare la nostra strategia di comunicazione, lasceremo un approccio multidisciplinare per aumentare la capillarità delle iniziative, ma starà ai nostri successori trovare altre modalità innovative per allargare ulteriormente la nostra presenza sul territorio. Basti pensare a Milano, ad esempio, ai buoni passi avanti nell’inserimento dell’UGEI nel tessuto comunitario, ma ai tantissimi ancora che dovranno essere fatti per costituire una piattaforma in cui confluiscano completamente tutte le realtà giovanili cittadine. 

Seguendo la nostra parola d’ordine “coinvolgimento”, inoltre, quella che dovrà allargarsi è la fantastica famiglia di collaboratori, che con sempre più affiatamento e sintonia, potranno essere protagonisti delle sfide del futuro. Nel corso degli anni forse il rimpianto più grande è stato quello di aver perso o non aver coltivato appieno il potenziale di alcuni collaboratori, che per vari motivi si sono mano a mano allontanati. Un avvertimento che vorrei lasciare al prossimo Consiglio è quello di ricordarsi sempre che alla fine della giornata siamo sempre un gruppo di volontari e di amici che con le migliori intenzioni cercano di dare il proprio contributo a uno o più aspetti dell’ebraismo italiano. Le tante litigate, le tante incomprensioni e frustrazioni, con il tempo si sono sempre dimostrate piccolezze se guardate in prospettiva e sicuramente con una visione d’insieme più completa sarà più facile capire le motivazioni che spingono l’altro a insistere su determinate questioni. 

La più grande sfida però che sicuramente lasceremo sulle spalle di chi avrà la generosità di dedicarvisi è senz’altro Winter.ly, il campeggio invernale dell’UGEI. Dopo tanti anni di assenza, è finalmente tornato in auge uno degli eventi aggregativi più attesi sia in Italia sia all’estero. Di fronte alla grande spinta che già dal 2020 si è materializzata in molteplici mozioni congressuali, nel primo anno di mandato abbiamo scelto accettare la missione, rilanciando un progetto in cui forse nessuno di noi era consapevole fino in fondo a cosa andasse incontro. 

Dalle problematiche legate alla guerra in Ucraina, la crisi energetica, la rilocazione al mare e tante altre sorprese dell’ultimo minuto, è stato davvero l’evento più monopolizzante delle energie dell’intero Team. Nonostante la fatica, sono convinto che i presenti ancora oggi abbiano un ricordo piacevole dell’atmosfera creatasi in quel periodo strepitoso, che ha generato un’ondata di entusiasmo che ci ha permesso di continuare con motivazione la seconda metà del mandato. 

Quindi è solo che naturale che nel nostro manuale di istruzioni sia presente un intero capitolo dedicato, che possa aiutare a replicare il successo e diminuire gli imprevisti, raggiungendo ancora più partecipanti e ampliando il portfolio di partners e donors. Pianificare con largo anticipo è sempre una saggia decisione, anche se l’aspetto cruciale sarà quello di fortificare il Dipartimento Eventi, REWiBE, creando un team dedicato alla realizzazione di questa splendida ricorrenza. 

A proposito di REWiBE, la più grande innovazione che ho ricevuto in eredità, sarà cruciale provvedere a un costante ricambio generazionale, mantenendo all’interno del Team persone motivate ed energetiche. In questi anni abbiamo potuto contare sullo sforzo incredibile di persone che hanno davvero l’UGEI nel cuore, i Direttori Daphne e Daniel, oltre che Eden, Jaja e Giordi, che hanno permesso tra le altre cose la realizzazione del Congresso al quale siamo tutti qui partecipando. 

L’aspetto che più mi ha segnato sono state sicuramente le numerosissime relazioni personali create e coltivate negli anni. Se in principio è la relazione, allora tutte le amicizie e le conoscenze sono la pietra fondante di questa esperienza. Dai nuovi collaboratori alle persone conosciute in giro per il mondo, ai colleghi in Europa con cui ho condiviso molto di più del solo percorso da leader, sento veramente che si stia chiudendo un ciclo. Qui devo ammettere di avere un po’ paura, che finendo di lavorare così attivamente nel settore, tutto il network si sfaldi piano piano, perdendo di vista amici e colleghi. Spero di sbagliarmi, perché dagli ultimi due anni, tra sorprese, amori, risate e pianti abbiamo vissuto insieme dei momenti unici che ci porteremo sempre nel cuore. 

Pertanto, l’ultimo ringraziamento, va a tutti coloro che hanno reso possibile questo incredibile viaggio, sostenendoci passo dopo passo, dai nostri followers sui social media, ai nostalgici della FGEI, ai nostri familiari, ai nostri gatti, ma soprattutto va a tutti coloro a cui il Gran Premio è veramente destinato, i tifosi, gli Ugeini, voi! Partecipando agli eventi siete stati la vera cartina tornasole del nostro operato, e che come dicono nella Boca siete la “Doce”, la dodicesima persona in campo, che aggiunge quelle energie in più per vincere. 

Con questo, ci apprestiamo veramente alla fine, le ultime parole di un’avventura a cui ho dato tutto me stesso, che non pensavo sarebbero mai arrivate. Fin dai primi passi da Consigliere, passando per innumerevoli viaggi in ogni dove, ho sempre tenuto a cuore il bene comune dell’UGEI e spero profondamente di avervi reso fieri di far parte di questa grande famiglia, di avervi contagiato almeno una volta con il mio sorriso e di aver lasciato un contributo significativo per il nostro popolo.

The record shows, I took the blows, but I did it my way!


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L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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