Quattro cose da sapere su Jon Ossoff, il più giovane senatore ebreo di sempre

jon ossoff

di Ludovica Efrati, US Affairs Editor

 

Jon Ossoff, nato ad Atlanta nel 1987, è diventato, dopo la vittoria al ballottaggio del 5 gennaio contro il senatore repubblicano David Perdue, non solo il più giovane senatore della Georgia, ma anche il più giovane senatore ebreo di sempre. Dopo un estenuante testa a testa avvenuto lo scorso novembre, infatti, la settimana scorsa il giovane democratico ha avuto la meglio sul senatore uscente con il 50,6% dei voti.

Laureato alla London School of Economics e all’Università di Georgetown, prima di entrare in politica ha lavorato come giornalista e documentarista investigativo. Negli scorsi anni, la sua azienda ha prodotto alcuni documentari andati in onda sulla BBC, tra cui uno sui crimini di guerra dell’ISIS. Di seguito elenchiamo alcuni fattori che caratterizzano in particolare la sua carriera:

  • È il più giovane senatore eletto dal 1973, anno in cui Joe Biden venne eletto come senatore del Delaware a soli 30 anni. Ossoff, nel momento in cui entrerà in carica, sarà l’unico senatore troppo giovane per diventare presidente, proprio come lo fu Biden nel ‘73. Infatti, secondo la legge americana, ci si può candidare alla presidenza degli Stati Uniti solo se si hanno almeno 35 anni.

Inoltre, Ossoff sarà il 37° ebreo eletto al Senato degli Stati Uniti. Al momento, il Senato ha altri 8 membri di religione ebraica, dei quali 7 democratici e uno indipendente, ovvero l’ex candidato alle primarie democratiche Bernie Sanders. Inoltre, il senatore democratico dello Stato di New York, Chuck Schumer, diventerà il prossimo leader della maggioranza al senato. Schumer entrerà nella storia come il primo politico di religione ebraica a diventare leader della maggioranza al Senato.

  • Ispirato dai valori ebraici: In una lettera all’Atlanta Jewish Times, Ossoff ha raccontato come la sua educazione ebraica “gli ha trasmesso il valore di combattere per le persone ai margini della società, i perseguitati, ed i reietti.” “Penso che il popolo ebraico abbia una storia che lo porti ad interfacciarsi al mondo con empatia,” ha dichiarato il neo-eletto senatore della Georgia in un’intervista alla rivista Moment nel 2017 .

Ossoff ha anche una storia profondamente legata alla resilienza ebraica: i nonni paterni, infatti, sono arrivati in America scappando dai pogrom, una storia che accomuna molti ebrei americani di seconda e terza generazione. Al riguardo, Ossoff ha espresso la sua opinione durante un’intervista con JTA nel 2017, ricordando come “tutti gli ebrei americani condividano storie di immigrazione.” Questa prospettiva, ha aggiunto il senatore, “mi incoraggia a combattere per una visione più aperta e ottimista del nostro paese. Un paese che se lavori sodo ti ricompensa, ed un paese che accoglie coloro che vengono per costruirlo.”

  • Pro-Israele, contro il BDS: Ossoff è un ebreo reform, cresciuto con valori ebraici e nel rispetto per lo Stato d’Israele. In un position paper di luglio, ha affermato di sostenere “la sicurezza di Israele come casa del popolo ebraico”, opponendosi vigorosamente al BDS. Inoltre, è favorevole al consistente aiuto militare che gli Stati Uniti forniscono ad Israele. Per quanto riguarda il conflitto Israelo-Palestinese, invece, Ossoff ritiene che la soluzione a due stati “è migliore la migliore strada percorribile”.
  • Nuovo sex symbol politico dei Millennials: Sa cantare, tanto che secondo Vogue assomiglia a Timothee Chalamet, e se qualcosa non gli va bene, non esita a controbattere. Insomma, Ossoff è il sogno di ogni donna ebrea (e non). Riguardo al canto, Ossoff era in un gruppo di musica a cappella nell’Università di Georgetown. Nonostante non ci sia nulla di male al riguardo, i suoi avversari politici hanno anche cercato di attaccarlo al riguardo.

Mentre per quanto riguarda la sua mancanza di paura nel controbattere, si può citare l’episodio nel quale, durante l’estate del 2020, Perdue pubblicò dei video che ritraevano Ossoff con il naso allungato. In risposta alle accuse di portare avanti stereotipi antisemiti, disse che era un malinteso e cancellò il video. Per Ossoff, però, non era finita lì: infatti, è ritornato su questo episodio in sede di dibattito, accusando la controparte repubblicana di “aver allungato il naso nel video per ricordare a tutti che fosse ebreo.”

Ma cosa c’è sulla scrivania di Jon Ossoff in questo momento? Dove si concentreranno le sue politiche? Sul suo tavolo ci sono politiche volte alla rivitalizzazione dell’economia americana mediante progetti di innovazione delle infrastrutture, l’espansione dell’assistenza sanitaria, investimenti sull’energia rinnovabile, l’efficienza energetica, e la salvaguardia dell’ambiente per far fronte alla crisi climatica. Sul tavolo ci sono anche immigrazione, aborto, e diritti LGBTQ: un’agenda politica all’insegna dei valori e delle priorità del Partito Democratico.

 


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