Presidente Unione Giovani Ebrei d’Italia in risposta al monologo di Pio e Amedeo

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A seguito del monologo tenuto la sera del 30 aprile dal duo comico Pio e Amedeo nel loro programma “Felicissima Sera”, il Presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia Simone Santoro si è soffermato sul pericolo di toccare certi argomenti in maniera superficiale.

“Cari Pio e Amedeo, mi rivolgo direttamente a voi – dichiara il Presidente UGEI Simone Santoro – lo sdegno non è legato al fatto che ci manchi il senso dell’umorismo, o che non ci piaccia la satira. Il punto è che siete andati a toccare una ferita aperta. Noi cerchiamo da secoli di levarci di dosso questo stereotipo, che è legato ad una bolla papale, secondo la quale gli ebrei, nei ghetti, potevano svolgere o la professione di mercanti di tessuti di seconda mano, o prestare denaro, praticare l’usura. Questo ha portato a tante persecuzioni. L’ultima poco più di 70 anni fa, con la propaganda nazista di Goebbels.”

Sempre durante la sua dichiarazione ha voluto sottolineare come “va bene toccare tutti gli argomenti, parlare un po’ di tutto, e farci anche una sana risata. L’unica cosa è farlo con un briciolo di criterio”, ha concluso il Presidente UGEI Santoro.


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