Nessun onore pubblico a Vittorio Emanuele III, responsabile della dittatura fascista e della Shoah – per l’Ugei su RaiNews24 l’intervento di Carlotta Jarach

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Ieri è rientrata in Italia la salma dell’ex re d’Italia Vittorio Emanuele III, fuggito nel 1946 dopo aver abdicato a favore del figlio Umberto II. Le spoglie sono state trasportate dall’Egitto su un aereo dell’areonautica militare italiana. La famiglia Savoia ha chiesto che venga tumulato nel Pantheon, dove già si trovano i resti dei re d’Italia. Ricordiamo che Vittorio Emanuele III è stato il sovrano che ha rivestito un ruolo primario nel passaggio dallo Stato liberale alla dittatura fascista, confermando l’incarico a Mussolini perfino dopo il delitto Matteotti; ha trattato per quaranta giorni con gli Alleati la sopravvivenza della monarchia dopo la caduta del fascismo il 25 luglio 1943, consentendo di fatto l’invasione tedesca del Paese; infine, e soprattutto, ha sottoscritto le leggi razziste del 1938, che escludendo e perseguitando gli ebrei italiani hanno aperto le porte alla realizzazione della Shoah. 

Per questo l’Unione dei Giovani Ebrei d’Italia si unisce alle molte voci contrarie alla traslazione della salma. Facciamo nostre le parole della Presidente Ucei Noemi Di Segni, secondo cui non può esserci “nessun onore pubblico per chi porta il peso di decisioni che hanno gettato discredito e vergogna su tutto il Paese”. Per l’Ugei è intervenuta Carlotta Jarach, tra gli eletti durante il Congresso Ugei che proprio ieri si è concluso a Torino. [Ht redazione]

 

Ecco il suo intervento ai microfoni della Rai:


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