Nella Parashà di questa settimana leggiamo lo “Shema Israel”
di Manuel Moscato
Nella parashà che leggeremo questo Shabbat, Mosè continua i suoi discorsi di ammonimenti e raccomanda al popolo di osservare sempre le Mitzvot che ci ha comandato.
Nella prima chiamata della parashà, troviamo il comandamento di recitare la Birkat Amazon. Il verso infatti ci dice che ogni volta che mangiamo e ci saziamo, dobbiamo benedire Hakadosh Baruch Hu, ringraziandolo per il cibo che ci ha dato. Nella parashà troviamo anche il secondo brano dello Shemà.
Fanno notare i nostri Maestri z”l che il verso dice: Veajà im shamo’a tishme’ù el mizvotai (e avverrà se ascolterete bene i miei precetti che Io vi comando oggi, per amare il Signore vostro D-o e servirlo) Il motivo dell’osservanza delle mitzvot è la dimostrazione dell’amore e l’attaccamento verso Hakadosh Baruch Hu e la riconoscenza che gli dobbiamo per tutto il bene che egli ha fatto e continua a fare per il nostro popolo.
Quindi, secondo questa opinione, l’osservanza delle mitzvot è una forma di riconoscenza al Signore, allo stesso modo in cui dobbiamo comportarci con i nostri genitori, ai quali dobbiamo riconoscere la gratitudine di averci dato la vita.
La cosa che più salta agli occhi in queste parashot del libro di Devarim è la quantità di volte in cui viene ripetuto il verbo la’asot (fare, osservare).
Mosè si raccomanda al popolo di osservare le regole della Torà; l’ebraismo non è soltanto studio, non è soltanto teoria ma è soprattutto azione: se non si osservano le mitzvot, è inutile studiare la Torà. Essa infatti deve essere studiata per poi essere osservata: lilmod u lelammed, lishmor ve la’asot (studiare e insegnare, rispettare e osservare), questo è alla basa della nostra tradizione.
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