Milano, 30esimo Congresso Ordinario dell’UGEI. Una risposta collettiva contro le avversità.
di David Fiorentini
A un anno dalla tragedia del 7 ottobre e dallo tsunami di antisemitismo che ha travolto le Comunità ebraiche in tutto il mondo, occuparsi di aggregazione giovanile, fare eventi e fare gruppo ha assunto un significato completamente diverso. Inizialmente lo shock che ha colpito tutti ha trasmesso un sentimento di isolamento e impotenza di fronte a una situazione ben oltre il proprio controllo. Ma, mese dopo mese, ha prevalso il senso di appartenenza, la resilienza tipica di millenni di storia ebraica, che in qualsiasi momento ha ispirato generazioni di giovani leader a prendersi per mano l’un l’altro e trascinare l’intero popolo verso un nuovo inizio. Nel corso dell’ultimo anno, anche i giovani ebrei d’Italia si sono resi conto della portata epocale del brutale attacco terroristico di Hamas, avvicinandosi più che mai e trovando una casa accogliente nelle istituzioni comunitarie. Per rispondere a questa rinnovata esigenza e coinvolgere forze nuove, l’UGEI ha organizzato a Milano il suo XXX Congresso Ordinario. Dalla lotta all’antisemitismo nei campus universitari, alle strategie per coinvolgere più persone nelle attività aggregative, fino all’impegno politico per contrastare la demonizzazione di Israele e le campagne di disinformazione,questi i temi attorno cui oltre cento ragazzi e ragazze da tutta Italia si sono riuniti per uno Shabbaton di discussioni e mozioni. Da sempre il Congresso rappresenta una sintesi dell’Unione stessa, alternando momenti di convivialità come la cena di Shabbat e la festa del sabato sera, a momenti di impegno civico e comunitario come i lavori congressuali e l’approvazione delle progettualità da svolgere l’anno successivo.Un binomio che riflette le varie anime dei giovani ebrei d’Italia, dai più impegnati politicamente ai più coinvolti socialmente, e che assicura la sostenibilità di un’associazione fraterna internamente e incisiva esternamente. Le avversità degli ultimi mesi hanno incentivato la partecipazione attiva da oltre dieci Comunità, raggiungendo persino numerosi studenti stranieri (israeliani, americani, francesi e altri ancora) impegnati nel nostro Paese. Nella fattispecie, per le elezioni suppletive tenute per sostituire due membri del Consiglio Esecutivo, sono state presentate molte candidature, sintomo splendido di un crescente senso di responsabilità. A spuntarla sono stati il fiorentino Ruben Forti, 25 anni e già Consigliere nel 2019, e la romana Shulamit Bondì invece alla prima esperienza a 19 anni. Con l’augurio di un buon lavoro rivolto ai due nuovi eletti e per estensione a tutto il Consiglio, il Congresso rilancia con ottimismo decine di iniziative con la speranza di adempiere alla missione fondativa dell’Unione, rappresentando le istanze dei Soci e ponendo le basi per il futuro dell’ebraismo italiano.
Studente di Medicina presso Humanitas University di Milano, è stato Presidente UGEI nel biennio 2022-2023.
Nato e cresciuto a Siena, attualmente ricopre il ruolo di Policy Officer ed è redattore di HaTikwa.