Leggere “Con lo sguardo alla luna” (1) – ebraismo vivo
כי לקח טוב נתתי לכם
תורתי אל תעזובו
עץ חיים היא למחזיקים בה
ותומכיה מאושר
דרכיה דרכי נעם
וכל נתיבותיה שלום
השיבנו אליך ה’ ונשובה
חדש ימינו כקדם
Vi ho dato un buon insegnamento
Non rifiutate la mia Torah (Proverbi 2;4)
E’ un albero di vita per chi la tiene
E chi la sostiene godrà
Le sue strade sono piacevoli
E tutte le vie sono vie di pace
Fa che ritorneremo da te Signore e ritorneremo
Rinnova i nostri giorni come nel passato (Eicha 5;21)
Questi versi che si usa cantare alla fine della lettura della Torah, quando il sefer viene riportato nell’aron, trasmettono per me nel modo più chiaro il messaggio contenuto in “Con lo sguardo alla luna”, del mio maestro rav Roberto della Rocca. La prima frase afferma l’esigenza, spiegata nell’introduzione del libro, di risalire alle fonti tradizionali ebraiche che si basano sulla Torah. La Torah, spiega in seguito il canto (e il libro), si rivela così “viva” e “attuale” per chi la studia. La luna che cresce e l’albero che si sviluppa sono forze della natura e simbolizzano entrambe la saggezza ebraica basata su fonti antiche, capace di rinnovarsi e rimanere sempre attuale. Ma sia il canto sia il libro ci spiegano che non basta solo studiare. Bisogna anche vivere un stile di vita ebraico che può portare alla felicità.
Il legame fra la felicità e la scelta della strada giusta viene approfondito nell’ottavo e nono capitolo del libro, sulla storia del profeta Giona e del re Qohelet. Per continuare lungo la stessa linea, l’ultima frase del canto si collega alla prima parte del libro, “Percorsi del tempo” e anche a un capitolo dell’ultima sezione, “Percorsi dell’etica”, che si intitola: “E’ vecchio chi smette di interrogarsi”.
Per concludere, il libro è una miscela di riflessioni e approfondimenti che nel loro insieme costituiscono un campionario di tanti possibili modi di articolare i rapporti tra pensiero ebraico e tradizione filosofica occidentale, ispirandosi a un ebraismo vivo che si nutre del passato, proiettato verso il futuro, intriso di significati e valori per l’esistenza che ribadisce una tradizione tesa alla pace e al rispetto delle differenze.
Su “Con lo sguardo alla luna” anche Giorgio Berruto ha scritto una breve recensione.
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