10 Giugno 20145min

L’avanzata dell’estrema destra antisemita in Europa

Antisemitismo europa

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Poche settimane fa si sono tenute le elezioni europee e ben 9 partiti di estrema destra sono entrati nel Parlamento dell’Unione Europea.

Primo tra tutti il Front National di Marine Le Pen che, dopo aver vinto in Francia, ha chiesto l’immediato scioglimento dell’Assemblea Nazionale. La leader del partito di estrema destra francese ha invitato tutti gli euroscettici a unirsi al Fn sottolineando come alle europee sia stato espresso un rifiuto massiccio dell’Unione europea.

Anche il partito neonazista tedesco, l’NPD è riuscito a entrare nel Parlamento europeo. Partito che è stato accusato più volte di essere razzista e antisemita. Noto per l’utilizzo di slogan come: “Soldi per le nonne invece che ai sinti e ai rom” e “la barca è piena”, l’NPD considera l’Europa un continente per “gente bianca”.

Abbiamo anche Alba Dorata in Grecia, il cui portavoce ha una svastica tatuata sul corpo. Con i loro slogan i membri del partito hanno imbrattato sinagoghe, moschee e cimiteri. A maggio 2012, durante le scorse elezioni greche, il partito aveva promesso, in caso di vittoria, di liberare il paese dalla sporcizia (riferendosi agli immigrati) e aveva istituito banchi alimentari per soli greci.

Altri partiti estremisti sono riusciti ad entrare in Parlamento, come ad esempio FINNS in Finlandia o il Partito del Popolo in Danimarca che ha raggiunto ben il 27% dei consensi e si caratterizza per una forte politica contro l’immigrazione. Contro l’immigrazione è anche il Partito per la libertà olandese, specie contro quella musulmana.

Un partito di estrema destra che ha avuto particolare successo nel suo paese e in Europa è il partito ungherese Jobbik, noto per il suo antisemitismo. Molti membri del partito infatti hanno chiesto che gli ebrei ungheresi vengano iscritti in un registro speciale.

Infine hanno superato la soglia di sbarramento anche il partito della libertà austriaco e la Lega Nord che ha raggiunto il 6% dei consensi.

A seguito della crescita degli estremismi europei e degli attacchi antisemiti a Bruxelles e Parigi delle ultime settimane, aumenta il timore delle comunità ebraiche europee di non essere adeguatamente tutelati contro possibili attentati.

“Siamo ancora una volta uniti nel dolore – ha scritto il presidente delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna in un messaggio di solidarietà al presidente delle Organizzazioni ebraiche del Belgio, Maurice Sosnowski – e nella preoccupazione che persone e gruppi ispirati dal razzismo, dal nazismo e dall’antisemitismo siano in grado di colpire persone innocenti. Tutto ciò non ci meraviglia, perché fino ad oggi nessuna reazione forte e risolutiva è stata attuata in molti Paesi europei per mettere i terroristi, i criminali e gli assassini in condizioni di non nuocere. Sembra quasi che l’illegalità e il crimine siano più forti della giustizia”.

Infatti, come ha sottolineato il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, in riferimento all’avanzare dell’antisemitismo, cosa stanno facendo i paesi europei? Servono ulteriori misure di sicurezza e bisogna prestare più attenzione al crescere dell’odio razzista e antisemita.

A questo proposito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riferendosi all’attentato di Bruxelles ha affermato che: “L’antisemitismo è sempre in agguato e torna a manifestarsi nei momenti di maggior confusione e tensione nell’opinione pubblica. Quel che è accaduto a Bruxelles ci richiama alla necessità di tenere sempre alta la guardia, di essere pronti a stroncare ogni rigurgito di antisemitismo”.

Michela Di Nola


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