L’Alte Nationalgalerie di Berlino restituisce, e poi riacquista, un dipinto di Pissarro trafugato dai Nazisti

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di Susanna Winkler

 

Nei molti musei d’Europa in cui si conservano le opere d’arte che furono trafugate dai Nazisti durante il secondo conflitto mondiale, è da tempo centrale il tema della restituzione di queste opere agli eredi dei proprietari che a causa delle persecuzioni, dovettero vendere o lasciare, finendo così nelle aste e nelle collezioni dei Nazisti. È un tema di cui si è già parlato a lungo sulle pagine di Hatikwà, quando la precedente direttrice del Museo d’Orsay, Laurence des Cars, dal primo settembre 2021 passata alla direzione del Louvre di Parigi, si è distinta per essere riuscita a restituire agli eredi di Nora Stiasny, donna ebrea austriaca deportata e uccisa nel 1942 insieme alla madre, al marito e al figlio, il dipinto Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt, realizzato nel 1905.

Si tratta, naturalmente, di una quotidiana ricerca e sono frequenti casi come quello raccontato pochi mesi fa, in cui i capolavori possono tornare nelle collezioni degli eredi dei legittimi proprietari. Un caso diverso è accaduto il 18 ottobre di quest’anno, quando la Alte Nationalgalerie di Berlino ha restituito un dipinto del pittore impressionista Camille Pissarro, Une place à la Roche-Guyon. In questa occasione, gli eredi del proprietario hanno firmato un contratto in cui si dichiaravano a favore della riacquisizione della tela da parte dello stesso museo, che contestualmente ha pagato la somma concordata, ma non dichiarata, agli eredi dell’avvocato e collezionista ebreo Armand Dorville.

Il dipinto era stato eseguito da Pissarro nel 1867 durante un viaggio nei borghi vicino Parigi, che intraprese insieme ai colleghi Paul Cézanne, protagonista e modello per tutta la pittura francese della seconda metà dell’Ottocento e dell’inizio del secolo successivo, e Antoine Guillemet, meno conosciuto degli altri due, ma considerato fondamentale per la transizione tra la pittura realista (sviluppatasi nella metà del XIX in Francia) e quella impressionista.

Armand Dorville, nato nel 1875 a Parigi, possedeva una sterminata collezione di circa 450 opere d’arte di artisti contemporanei, come Delacroix, Manet, Bonnard, Renoir, e Pissarro. Nel 1939, donò alcuni dei dipinti di questa vasta raccolta al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, mentre nel 1940 poté portarne alcuni con sé nel sud della Francia, dove riuscì a nascondersi, fino alla sua morte, avvenuta per cause naturali nel 1941. Purtroppo, come accadde a molti collezionisti francesi durante il governo di Vichy, Stato satellite del Terzo Reich, le sue proprietà furono confiscate e in gran parte messe all’asta nel giugno del 1942 a Nizza, contrariamente alle volontà del proprietario e, naturalmente, senza contattare nessuno dei familiari che avrebbe potuto ereditare la sua collezione. Inoltre, la maggior parte della famiglia Dorville fu uccisa dai Nazisti tra il 1940 e il 1944.

Già nel gennaio del 2020, tre dipinti della collezione dell’avvocato francese furono restituiti agli stessi eredi: trovati nella collezione di Cornelius Gurlitt, furono acquistati nella stessa asta del 1942 dal padre di questi Hildebrand Gurlitt, che si occupava proprio di recuperare opere d’arte per inserirle nel Führermuseum di Linz, mai realizzato.

Il dipinto Une place à la Roche-Guyon di Pissarro, era stato acquistato dalla Vecchia Galleria Nazionale di Berlino nel 1961 da una galleria di Londra e ora entra ufficialmente a far parte della collezione di uno dei musei storici della capitale tedesca.

 

Fonti utilizzate:

https://www.theartnewspaper.com/2021/10/18/berlin-museum-restitutesand-then-buys-backnazi-looted-pissarro-painting

https://www.theartnewspaper.com/2020/01/23/three-nazi-looted-works-bought-by-gurlitt-return-to-jewish-collectors-heirs

https://www.lootedart.com/news.php?r=SVQJGV315551

 


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