5 Aprile 20192min

La Tzarat e la maldicenza

300px-Korban

HaTikwa (M. Moscato) – La Parashà che leggeremo questo Shabbat è la Parashà di Tazrià. Essa si occupa principalmente delle diverse forme di impurità, tra esse vi è la Tzarat che consiste in una forma di lebbra, che si attacca alla pelle rendendola malata. La persona soggetta a questa malattia doveva andare dal Coen, il sacerdote, per far controllare la propria pelle. Se il Coen dichiarava che si trattava della Tzarat, allora la persona doveva essere allontanata dall’accampamento per una settimana. Passata una settimana il Coen ricontrollava questa malattia: se era sempre la stessa, la persona doveva essere allontanata dall’accampamento per un’altra settimana mentre, se la malattia era migliorata rispetto alla settimana precedente, significava che stava guarendo e che era puro.

Secondo i nostri Maestri z”l, questa malattia colpiva le persone che, facendo maldicenza verso le altre persone, avevano causato la solitudine del prossimo. Spesso, quando parliamo male delle persone, gli procuriamo dei dolori e tra questi la solitudine. Secondo la Torah, le persone che facevano maldicenza venivano allontanate e lasciate sole. Quindi la Torah ci dice che Hakadosh Baruch Hu colpiva la persona che avevano fatto maldicenza procurando solitudine altrui, con una malattia che causava automaticamente solitudine alla persona che aveva fatto maldicenza in modo che per una settimana questa persona capisse quanto fosse spiacevole sentirsi soli.
Cerchiamo dunque di evitare di fare maldicenza tra di noi per non causare dolore e solitudine altrui.

Shabbat Shalom


UGEI

L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


Contattaci




Ultimi Articoli Pubblicati



HaTikwa

Organo ufficiale di stampa dell’UGEI è HaTikwa, giornale aperto al libero confronto delle idee nel rispetto di tutte le opinioni.


Contattaci