La Parashà della settimana: Tazria

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di Jonathan Di Veroli

Questa settimana leggeremo la Parasha di Tazria, che affronta il tema della purificazione delle donne dopo il parto, il precetto della circoncisione e poi fornisce istruzioni dettagliate per identificare e trattare la malattia cutanea della Tzara’at, che provocava tagli e macchie su tutto il corpo. Quindi elenca le norme di isolamento a cui doveva sottostare chi ne veniva colpito, che assomigliano a quelle che seguiamo oggi per le malattie infettive. Infatti, questa malattia la prevedeva un periodo di isolamento fuori dall’accampamento, che finiva solo dopo un riscontro positivo da un accurato controllo che consentiva alla persona in questione di potersi reintrodurre nella comunità. Spiegano i nostri maestri che quella malattia riguardasse non tanto l’aspetto fisico, quanto quello psicologico: colpiva infatti la persona con “colpe morali”, che avesse magari compiuto la maldicenza. Quindi la cura più efficace e consigliata all’epoca era la riflessione spirituale e l’introspezione. Questo vuole insegnarci che, dopo aver sbagliato, non bisogna disperarsi ma riflettere su se stessi per impegnarsi a non cadere nuovamente in errore.

Shabbat Shalom!


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