La Parashà della settimana: Shelach
di Eitan Della Rocca
Nella Parashà della settimana, Shelach, è scritto:
“שְׁלַח לְךָ אֲנָשִׁים וְיָתֻרוּ אֶת אֶרֶץ כְּנַעַן אֲשֶׁר אֲנִי נֹתֵן לִבְנֵי יִשְׂרָאֵל אִישׁ אֶחָד אִישׁ אֶחָד לְמַטֵּה אֲבֹתָיו תִּשְׁלָחוּ כֹּל נָשִׂיא בָהֶם”
“Invia per te degli uomini che possano esplorare la Terra di Chenan che Io Darò ai figli d’Israele, manderete un rappresentante per ogni tribù, ogni guida che si trova in mezzo a loro”
Spiega il Rebbe di Sedilkov che la parola נשיא: Nasi-guida-leader è composta da lettere con cui si formano 2 parole contrapposte: יש e אין: Yesh e Ein, che in ebraico significano: “c’è e non c’è”.
In mezzo al popolo ebraico, possiamo avere a che fare con due tipi di leader: colui che vuole solo apparire e si serve del potere vivendo di Yesh: ”Voglio essere presente, voglio apparire” e colui che invece si annulla mettendosi totalmente al sevizio del popolo e vive con lo spirito di “Ein”: “Non voglio innalzarmi sugli altri, non voglio apparire, ma solo agire positivamente ed efficacemente. Che ogni Yeudi possa essere un leader col cuore puro con la volontà di agire per Am Israel.
Shabbat shalom!
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