La Parashà della settimana: Miketz

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di Jonathan Di Veroli

Miketz viene letta sempre nel periodo della festività di Chanukkà. Non è una casualità poiché il brano è la festività sono strettamente collegati.
Nella Parashà continuiamo a leggere le avventure di Yosef, che nel corso del brano diventerà Viceré d’Egitto.
La qualità di Yosef che viene messa in risalto in varie parti della Torah è l’attaccamento alla propria identità, che è anche l’argomento centrale della festa di Channukah, in quanto spinse i Maccabei a rivoltarsi contro i greci, riconquistando il Tempio di Gerusalemme.
La Torah nei suoi racconti dà molta importanza all’identità. Ad esempio, quando D. dice a Mosé che non potrà entrare in terra di Israele, lui prova in tutti i modi a persuaderLo e a farGli cambiare idea, chiedendo per quale motivo i resti del corpo di Yosef potessero entrare in Israele mentre lui no.
La risposta che D. dà a Mosé è che Yosef non ha mai negato di essere ebreo, nonostante tutto ciò che gli era successo, mentre nella Parashà di Shemot, quando Mosé salvò le figlie di Ytro loro lo chiamarono איש מצרי~ Uomo egiziano, e non ha fatto nulla per smentirle.
Questo avvenimento e la festa di Channukah ci fanno capire quanto sia fondamentale per un ebreo possedere un’identità ebraica forte.

Shabbat shalom!


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