La Parashà della settimana: Ki Tavò

di Eitan Della Rocca
Personalità e individualità…
Esistono persone buone o cattive?
Quando vediamo un pitbull per strada possiamo cambiare marciapiede solamente perché ha la nomea di cane aggressivo, molti non sanno però che la maggior parte delle doti caratteriali dei cani possono essere smorzate o accentuate a seconda dell’addestramento e dell’educazione.
Allo stesso identico modo, nessun uomo nasce assolutamente buono o cattivo e la Parashà di Ki Tavo questo ce lo spiega bene “וַיָּרֵעוּ אֹתָנוּ הַמִּצְרִים” “gli egiziani ci maltrattarono” (Devarim cap 26 vs 6). Rav Zusha Fridman suggerisce che avrebbe dovuto esser scritto: ”Vaiareu lanu: fecero del male a noi”, dicendo “vaiareu otanu”, invece la Torà suggerisce un concetto più profondo…
Il vero intento degli egiziani era renderci persone cattive.
Rendere otanu (noi) male.
Fu talmente forte l’influenza negativa degli Egizi su Am Israel che ci fecero diventare cattivi.
Ci troviamo nel mese di Elul, mese della misericordia, quando abbiamo davanti persone che reputiamo cattive, proviamo a far un passo indietro e accogliamole pensando che in passato qualcuno gli ha colpiti così forte da renderle contenitori di male.
Shabbat shalom!

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