La Parashà della settimana: Ki Tavò

di Jonathan Di Veroli
Il brano settimanale è uno dei più complessi e sotto alcuni aspetti più duri della Torah, in quanto vengono dati degli ammonimenti a chi non osserverà le regole prescritte. D’altro canto, però, vengono date anche molte Berachot. È uso nelle nostre Comunità chiudere le porte durante questi ammonimenti/maledizioni, affinché le persone non scappino via durante la lettura. I nostri Maestri non hanno messo da parte queste maledizioni, sono oggetto di studio anche quelle. In particolare un verso dice: “אָר֗וּר אֲשֶׁ֧ר לֹא־יָקִ֛ים אֶת־דִּבְרֵ֥י הַתֹּורָֽה־הַזֹּ֖את לַעֲשֹׂ֣ות אֹותָ֑ם“, ossia: “Sia maledetto colui che non sosterrà/terrà in piedi le parole di questa Torah e non le metterà in pratica“. Da questo verso di maledizione possiamo imparare che ognuno di noi ha l’obbligo di sostenere, di studiare la Torah, dal più piccolo al più grande. Soprattutto, però, abbiamo l’obbligo di tenerla in piedi, tenerla viva e ciò significa che dobbiamo contestualizzare la nostra vita, ciò che ci accade e ciò che ci circonda ai racconti e agli insegnamenti della nostra Torah.
Shabbat Shalom!

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