La Parashà della settimana: Beshallach
di Ruben Caivano
La Parashà di Beshallach inizia con l’uscita degli ebrei dall’Egitto per andare finalmente in Erez Israel. Poco dopo al verso tredici del capitolo tredici è scritto «E Moshe prese con se le ossa di Yosef perché questi aveva fatto giurare i figli di Israel dicendo “il S. si ricorderà sicuramente di voi e porterete via di qui le mia ossa insieme ai vostri”».
Il Talmud racconta che nel momento in cui Am Israel si stava preparando per uscire dall’Egitto, l’unico pensiero di Moshè era quello di recuperare le ossa di Yosef. Racconta il Midrash che gli egizi avevano intuito che senza i resti di Yosef Am Israel non sarebbe uscito dall’Egitto, perciò presero le ossa di Yosef e le gettarono nel Nilo. Tuttavia Moshè le recuperò dal fiume poiché erano ritenute indispensabili per andare in Erez Canaan. Al capitolo cinquanta di Bereshit infatti è scritto che Yosef aveva chiesto di essere seppellito in Erez Israel e Moshè quindi mantenne questo giuramento.
Ma per quale motivo Yosef voleva che i suoi resti fossero portati in Israele dopo l’uscita dall’Egitto e non subito dopo la sua morte? Rav Shaul Israeli spiega che Yosef sapeva che Am Israel avrebbe ricevuto la Torà e allo stesso tempo sapeva che sarebbe stata messa all’interno di un Aron. Questo Aron sarebbe stato portato dai Benè Israel (i figli di Israele) dalla diaspora sino in Israele. Yosef desiderava essere accanto a quell’Aron cosicché quando le persone alzavano lo sguardo per vedere la Torà nello stesso momento potevano vedere anche l’armadio con le ossa di Yosef. Perché Yosef voleva questo? Rav Shaul Israeli spiega che Yosef voleva insegnare ai figli d’Israele ad avere un sogno. Quest’ultimo aveva passato tutta la sua vita ad attendere che i suoi sogni si avverassero ed anche la sua vita era stata caratterizzata dai sogni. Per avere un rapporto con la Torah una persona necessita di sogni, perché correlando le due cose la tua vita si realizzerà nonostante i problemi che che ci saranno.
Con la schiavitù Am Israel aveva perso la volontà di desiderare, ma con l’uscita dall’Egitto ed i due Aronot contenenti la Torah e le ossa di Yosef, ovvero i sogni, ha avuto una brillante storia davanti a sé.
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