La Parashà della settimana: Bealotechà
di Jonathan Di Veroli
Nella Parashà di questa settimana troviamo molti insegnamenti, tra cui la mizvà della Menorà, il Pesach Shenì e tante altre.
Pesach Shenì è una festa che spesso viene trascurata ma il significato profondo è molto importante: chiunque non ha potuto portare il Korban Pesach (il sacrificio Pasquale) nel tempo stabilito, per un motivo legato all’impurità o alla lontananza, gli era concesso portarlo 30 giorni dopo.
È importante sottolineare che questa mitzvà non nasce da “un’idea” di H. bensì dalla richiesta e dalle lamentazioni di chi non aveva potuto portare il sacrificio. Questa mitzvà ci fa capire una cosa molto importante: quante volte abbiamo fatto un errore e dentro di noi ci dispiacciamo ma poi finisce la? Beh quello è lo Yetzer HaRà, ci fa credere che non ci sia rimedio ai nostri sbagli, poi arriva la Parashà di Bealotechà e ci fa capire che non è così, anche a distanza di tempo possiamo sempre riparare ai nostri errori. Di conseguenza la nostra Parashà ci invita ad analizzare i nostri errori, fare teshuvà e correggerli.
Inoltre è importante ricordare che durante Pesach Shenì ai giorni d’oggi che purtroppo non c’è più il Bet Hamikdash e di conseguenza non possono essere fatti i sacrifici, usiamo mangiare pane azzimo.
Shabbat shalom!
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