La Parashà della settimana: Acharé Mot e Kedoshim
di Federico Spizzichino
Leggiamo questo Shabat le Parashot di Achare Mot e Kedoshim. Il tema centrale di entrambe le Parashot è l’avvicinamento alla santità e alla spiritualità. Am Israel è infatti definito nella Torah come “Mamleket Kohanim VeGoy Kadosh”, un Regno di Sacerdoti e un Popolo santo. Ma come si raggiunge la santità? Come può l’uomo, governato dai suoi istinti divenire santo? Per rispondere a questa domanda è importante comprendere in primis che l’aggettivo “santo” non indica colui che è distaccato da qualsiasi cosa materiale, come altre religioni credono. Bensì, per divenire Kedoshim, santi, occorre sfruttare la materialità di questo mondo per avvicinarsi al servizio di H. Come scritto nelle prime righe del Mesilat Yesharim, il Sentiero dei Giusti, grande opera del Rabbino italiano Rav Moshe Chaym Luzzatto (Ramchal), questo mondo è l’unico posto in cui noi abbiamo gli strumenti per servire Dio. Se non abbiamo il cibo non possiamo fare Berachot, se non abbiamo una moglie non possiamo fare figli, se non abbiamo soldi non possiamo fare Tzedaká. Questa è quindi la base della Torà: fornire le indicazioni su come sfruttare questo mondo per arrivare vicino a Dio, sia in vita, sia dopo la morte.
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