Lettera della nuova direzione di HaTikwa: «Uniti come rocce»

Schermata 2019-01-03 alle 15.30.52

La parola roccia (אבן) in ebraico è composta da tre sole lettere. La Alef, la Bet e la Nun. La Alef è l’iniziale di Av, ovvero padre. La Bet è l’iniziale della parola Ben, figlio. Infine la lettera Nun indica l’iniziale della parola Neched, nonché nipote. L’assemblaggio di tre generazioni crea qualcosa di solido ed eterno, come la pietra. L’assenza di uno di questi crea una parola senza significato, frammentaria, oltre a rendere il processo incompleto: di padre in figlio, di figlio in nipote. Neched, ovvero noi, siamo gli apprendisti che un giorno saranno insegnanti.

La voce dei giovani è fondamentale nel tam-tam comunitario. Vogliamo rendere HaTikwà uno strumento in grado di edificare ponti con passato, presente e futuro, e abbattere i pregiudizi, che troppo spesso inquinano la nostra immagine vista dall’esterno. Cercheremo un contatto con le realtà, ebraiche e non, attraverso articoli di attualità, interviste, iniziative e molto altro, senza, però, cedere di un millimetro sulla Memoria. Su questa, da sempre e per sempre, si basa e si baserà la nostra vita: לזכור, ricordare.

Guarderemo verso Israele, la nostra Israele, con due occhi: uno da vicino, quello di chi la vive dall’interno, di chi conosce e prova sulla propria pelle i cambiamenti, le vicissitudini e i momenti di gioia, ed uno da lontano, di chi è in diaspora, con il corpo, ma sempre vicino con il cuore. Orbiteranno attorno ai due grandi poli tante, tantissime, rubriche di ogni genere: arte, cucina, politica estera ed interna, analisi di ogni tipo e chi più ne ha più ne metta. Tutti sono i benvenuti.

L’idea è quella di allentare la presa sul feticismo delle polemiche sterili e stucchevoli per dare più attenzione alle persone che siedono accanto a noi il venerdì sera o il sabato mattina, quelle in carne ed ossa, che sempre di più si stanno allontanando in cerca di un sostegno alternativo. Insomma, divenire il portale di riferimento per la gioventù ebraica. L’UGEI, così come HaTikwà, dovrebbe essere uno strumento di aggregazione, un mezzo per ritrovare quello che stiamo perdendo: אחדות, l’unione.

Il progetto è ambizioso, forse troppo, ne siamo consapevoli. Noi ebrei, però, siamo duri a capire: אבנים, rocce.

David Moresco, direttore HaTikwà
Ruben Spizzichino, vicedirettore HaTikwà
David Zebuloni, vicedirettore HaTikwà


UGEI

L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


Contattaci




HaTikwa

Organo ufficiale di stampa dell’UGEI è HaTikwa, giornale aperto al libero confronto delle idee nel rispetto di tutte le opinioni.


Contattaci