La corsa alla solidarietà per Israele fa il giro del mondo

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di Ghila Lascar

 

Il 7 ottobre 2023, una volta sentite le notizie strazianti provenienti da Israele, in tutte le comunità ebraiche della Diaspora è sorta una rete di solidarietà che si è silenziosamente rimboccata le maniche per aiutare lo Stato ebraico, che si trovassero dall’altra parte del Mediterraneo o dall’altra parte del Mondo.

“Ci sono state varie azioni: in un primo momento l’organizzazione di voli di emergenza per i soldati italo-israeliani che dovevano tornare in Israele”, dice David Fiorentini, presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI). “Oltre a questo, gli israeliani che non avevano la priorità sono stati accolti in case di italiani, che si sono messi subito a disposizione. In tutta Italia si sono aperte le porte”.

Mentre stavano infuriando il dibattito, le polemiche e l’odio, soprattutto verso gli Ebrei, la risposta delle Comunità ebraiche è stata la solidarietà, arrivata da singoli e organizzazioni ebraiche, che tramite ogni piccolo gesto si sono resi utili a supporto non solo dello Stato d’Israele, con un’informazione corretta e raccolte fondi, ma anche a supporto dei singoli israeliani lontani da casa.

“La seconda fase dell’emergenza è stata guidata dalle donazioni verso Israele o per l’acquisto di materiali non disponibili in Israele”, aggiunge David. “Questi poi sono stati mandati, sia da Roma che da Milano, con i voli El Al verso alcune organizzazioni in Israele, che li hanno distribuiti alle singole basi”.

A Roma, l’associazione Deghel Israel si è attivata già nei primi giorni della guerra. Fondata da pochi volontari, in questo momento ne conta più di 50. “È iniziato tutto raccogliendo materiali di prima necessità facilmente reperibili”, racconta Bruno Sabatello per l’associazione Deghel Israel. “Attraverso la vendita di power bank personalizzati abbiamo fatto ordini più grandi di materiale medico. Abbiamo inviato 80 valigie e raccolto donazioni per gli aiuti”.

In Italia ogni comunità ha dimostrato grande unità e coesione per aiutare Israele, ma anche studenti e giovani in tutto il mondo si sono organizzati. Come nel caso della European Union of Jewish Students (EUJS), organizzazione che rappresenta oltre 160.000 studenti ebrei in Europa, di cui UGEI fa parte, che si sta impegnando soprattutto sul fronte politico. A partire dal 7 ottobre, infatti, sta raccogliendo il materiale necessario per denunciare il crescente antisemitismo presso la Commissione Europea. “Siamo impegnati nel monitoraggio nelle università, garantendo supporto quando necessario”, dice Ariela Di Gioacchino, Policy Officer dell’EUJS. “Inoltre, ci stiamo impegnando per ottenere la condanna delle azioni di Hamas da parte delle istituzioni non ebraiche, insieme alla campagna #BringOurFamiliesBack, per il rilascio degli ostaggi”.

In Israele invece, la World Union of Jewish Students (WUJS) è impegnata sul posto per garantire il maggior sostegno possibile, in particolare ai propri membri che sono nell’esercito, anche attraverso la collaborazione con altre unioni studentesche.
“Abbiamo creato un ponte tra Israele e Francia che ha fatto arrivare undici tonnellate di aiuti medici, che sono destinati all’organizzazione Lev Echad”, dice Yana Naftalieva, presidente di WUJS, che insieme alla CEO di WUJS, Shelly Wolkowitz, si è impegnata a rafforzare i rapporti con l’unione degli studenti ebrei francesi, per la raccolta di beni necessari per i soldati e non solo. “Sono importanti per noi le collaborazioni con altre organizzazioni e istituzioni, come per esempio Taglit e il World Jewish Congress, per la formazione e il supporto all’attivismo locale per cercare di sensibilizzare più persone possibili”, conclude Wolkowitz.

In tempi così difficili, il Popolo ebraico sta dando prova di grande coesione, comprendendo il valore della Tzedakà e privilegiando il senso di Comunità, che di fronte alle difficoltà e alle spaccature che si erano create in passato, è stata capace di unirsi come mai prima d’ora.

 


UGEI

L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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