Israele tra innovazione, Hi-Tech e Covid-19

KKL

di David Fiorentini 

 

Nell’ambito della recente collaborazione tra l’UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia e il Keren Kayemeth LeIsrael Italia Onlus, il giornale HaTikwa e la rivista Karnenu hanno intrapreso una preziosa partnership volta ad ampliare la rete di stampa ebraica italiana e presentare nuovi stimolanti contenuti ai propri lettori.

L’UGEI e il KKL condividono molti valori cardine del mondo ebraico: dal Sionismo alla Tzedakà, dal Bal Tashchit al Tikkun Olam. L’aiuto per il prossimo, l’attenzione alle nuove generazioni e al futuro del Popolo Ebraico, sono aspetti su cui entrambe le organizzazioni si adoperano instancabilmente. Allora perché non unire le forze e collaborare? Il capitale umano degli oltre 4000 giovani ebrei d’Italia può assolutamente rappresentare un beneficio e allo stesso tempo beneficiare della solida organizzazione, lungimiranza e progettualità del KKL.

Ed è su questa nota che insieme al Direttore Generale del KKL Italia Onlus, Navè Arieli, abbiamo intrapreso il primo passo verso una nuova stimolante collaborazione: l’incontro online “Innovazione, Hi-Tech e Covid-19 in Israele”. Grazie al prezioso intervento del Dott. Doron Markel, Direttore Scientifico del KKL-JNF, l’UGEI e il KKL hanno avuto l’opportunità di presentare le numerose aree di intervento della storica organizzazione israeliana.

Dalle entusiasmanti scoperte scientifiche alle prossime sfide da affrontare, dalle innovazioni agricole al vaccino per il Covid-19, è stato messo in mostra a 360° quel mondo che si cela dietro all’iconico bussolotto azzurro che vediamo ogni volta in Comunità. La prima questione che abbiamo deciso di affrontare, infatti, è la tipica riduzione dell’enorme operato del KKL alla sola piantagione di qualche migliaio di alberi. Pochi sanno che Israele è l’unico stato al Mondo in cui negli ultimi 30 anni il numero di alberi è aumentato; che il KKL è in prima linea presso il Migal Research Institute in Galilea per la creazione di un vaccino orale per il Covid-19 da spedire nei Paesi in via di sviluppo; o che si occupi di ottimizzare sapientemente le limitate risorse idriche dello Stato Ebraico.

“Ricerca, sviluppo e scienza sono una torcia nel buio”, così il Dott. Markel ha spiegato la secolare vocazione di investire nell’innovazione e soprattutto nei giovani. È proprio dalle nuove generazioni che il Keren Kayemeth trae energia e dinamismo. Le opportunità presentate annualmente a studenti universitari e liceali in Israele sono innumerevoli, dei veri e propri incentivi a raggiungere il futuro e renderlo presente. Anche per questo, l’UGEI non può che ammirare e accogliere la filosofia del KKL, cercando di rendere tali occasioni   disponibili anche ai giovani italiani.


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L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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