Iniziò dove tutto finì
HaTikwa (A. Pandolfi) – “Ciao mamma, ti scrivo con una penna che mai avrò, con un pezzo di carta che non toccherò mai.
Stiamo scendendo da un treno che non è un treno, una ammasso di ferro su cui abbiamo viaggiato giorni, stretti come degli animali rinchiusi in una gabbia.
Finalmente le porte si aprono, sembra tutto normale per coloro che non vogliono credere, una distesa di verde con qualche baracca recintata da filo spinato, forse per non far scappare gli animali che abitano al loro interno.
Perché siamo qui? Mamma, tu mi hai sempre dato risposte, a qualsiasi tipo di domanda che ti ho posto, ma ora questa domanda sembra non aver risposta, sembra come se qualcuno sapesse di non sapere, come se qualcuno volesse rispondere ma ha paura.
Ci hanno fatto scendere e ci hanno ordinato di lasciare i bagagli più pesanti e di tenere con noi solo lo stretto necessario.
Un uomo alto con uno strano cappello che ricorda quello dei militari, ci sta dicendo che dobbiamo metterci in fila, non capisco ancora il perché, forse vorranno contarci, come si fa a scuola.
Mi dice di andare verso destra, con me vengono dei bambini più piccoli e degli anziani, stanchi dal lungo viaggio, sembrano non farcela più, dicono che ci porteranno a fare delle docce, che bello! Finalmente!
Ci avviamo frenetici, desideriamo darci una sciacquata, desideriamo capire cosa siamo venuti a fare, ma forse a differenza degli altri, cara mamma, io desidero un altra cosa, voglio vederti e darti un forte abbraccio, come quelli che ci diamo sempre.
Oh! Eccoci qui, ora ci stanno facendo svestire dai nostri vestiti, sono sporchi, dopo tutto questo tempo sul treno si sono macchiati, se mi vedesse nonna!
Ah, indosso quel cappottino che mi ha regalato zia lo scorso Hannuka, mi tiene abbastanza caldo, sai, qui fa molto freddo.
Sono tutto nudo ora, mi vergogno un po’, ci stanno facendo entrare, finalmente ci facciamo queste docce, non vedevo l’ora.
Un attimo, mamma, quella non sei tu?”
Iniziò dove tutto finì.
Birkenau
Alex Aaron Pandolfi
Nato: 05/09/1998 a Roma, Italia
Orgogliosamente ebreo
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.