Il pianto dei fratelli
HaTikwa, di Manuel Moscato
Nella Parashà che leggeremo domani, troviamo l’incontro tra Yosef e suo fratello Beniamino. Nel capitolo 25 verso 14 è scritto: “(Yosef) si gettò al collo di Beniamino, pianse e anche Beniamino gli pianse al collo”. Si chiedono i nostri Maestri z’’l: perché Yosef si gettò sul “collo” di Beniamino e anche Beniamino si gettò sul “collo” di suo fratello Yosef?
Non è un normale pianto tra fratelli, ma un pianto che sta a significare l’importanza del collo. È scritto nei Shir Hashirim (capitolo 4 verso 4): “Il tuo collo è come la torre di David, costruita come deposito delle armi”. Il Beth Hamikdash è paragonato al collo. Perché proprio al collo? Perché ciò che collega la testa con il corpo è proprio il collo. E pertanto il popolo ebraico è il corpo e Hashem è la testa. Cosa collega il popolo ebraico con Hashem? Proprio il Beth Hamikdash.
Quindi Yosef pianse sul “collo” di Beniamino proprio per il Beth Hamikdash, e gli chiede scusa per la futura distruzione del primo e del secondo Beth HAmikdash che si troverà nel territorio di Beniamino. Ed ecco quindi la profezia di Yosef su suo fratello Beniamino: da una parte lui è contento di rivedere dopo tanti anni suo fratello e piange di gioia, ma dall’altra parte è dispiaciuto e piange per la distruzione del primo e del secondo Beth Hamikdash.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.