GOAL-19, la campagna di Jewlead contro il coronavirus

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HaTikwa, di Benedetta Spizzichino

Il bel paese sta affrontando giorni molto duri a causa della crescente diffusione del coronavirus, avvenuta prima in Lombardia e poi – progressivamente – nelle altre regioni d’Italia. Gli italiani tentano di rispondere nelle maniere più disparate: c’è chi canta dai balconi, chi reinventa la didattica seguendo lezioni online, chi riarrangia il proprio lavoro facendo smart working, e chi lancia iniziative e challenges sui social.

È proprio grazie ai social che, in un momento storico pieno di incertezza, la vita si riorganizza, seppur con cadenze e abitudini alterate: ci si laurea in videoconferenza, si fanno aperitivi su Skype, ci si allena con YouTube. Ma, soprattutto, le notizie viaggiano sempre più rapidamente. Le piattaforme con maggiore affluenza abbondano di testimonianze scritte e visive di medici e operatori sanitari che, con i segni delle mascherine sotto il viso, le occhiaie di giornate senza sosta e il coraggio da vendere, ci chiedono costantemente di restare a casa.

Nel frattempo aumentano gli ammalati e i decessi, scarseggiano i posti letto in terapia intensiva, per non parlare della strumentazione medica. I morti al 22 marzo erano 4.825, facendo dell’Italia il primo paese al mondo per numero di morti a causa del virus.

Ma è in questo clima di ansia e panico diffusi che nel mondo ebraico si alza una piccola-grande voce, giovane e volenterosa: Jewlead, una commissione di giovani ebrei che cerca innanzitutto di dare un contributo alla collettività, ma che tiene aperti gli occhi sul mondo. È ad opera di questi ragazzi l’iniziativa GOAL-19, una raccolta fondi aperta il 19 marzo, proprio quando l’Italia ha raggiunto il triste primato di nazione con più morti da coronavirus.

GOAL-19 ha come obiettivo raccogliere 19.000 euro, da devolvere interamente all’acquisto di apparecchiature cliniche e strumentazioni per gli operatori sanitari per l’Ospedale Spallanzani di Roma, che al momento è il maggior centro di ricerca per il trattamento del virus in Italia. L’iniziativa, da subito ben accolta, ha riscosso i suoi primi 1.000 euro nel giro di mezz’ora, e non intende arrestarsi. Ma grandi obiettivi richiedono grandi adesioni. Jewlead ci invita tutti a donare, anche cifre piccole ma fondamentali, in una battaglia che quest’anno ha coinvolto tutti noi: il Covid-19.

L’ebraismo italiano è un ebraismo presente, che vuole esserci per le sue comunità e per il suo paese, e l’iniziativa di Jewlead ne è l’espressione più giovane e impegnata.

Per donare, cliccare su questo link: https://www.gofundme.com/f/GOAL-19


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L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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