EU Activism Seminar, l’attivismo ebraico in Europa
HaTikwa, di Giulia Ciolli
Dal 16 al 20 Febbraio ho partecipato all’EU Activism Seminar, un seminario organizzato a Bruxelles dall’EUJS (European Union of Jewish Students). Per chi non sapesse cosa sia, L’EUJS è l’Unione Europea degli Studenti Ebrei, alla quale aderiscono le giovanili ebraiche di 36 paesi europei, compresa l’italiana UGEI. Da qualche anno organizzano seminari, e quest’anno vi ho partecipato come rappresentante dall’Italia ma allo stesso tempo come consigliera UGEI.
L’obiettivo di questi seminari è arricchire la propria conoscenza e informarsi sulle modalità di lavoro delle istituzioni europee con lezioni di “Advocacy”. Nei primi due giorni si sono svolti incontri sul tema con Griffin Terry, oltre a una lezione sulla campagna #neveragainrightnow, organizzata dall’EUJS e riguardante le persecuzioni degli uiguri, una minoranza etnica che in Cina viene internata nei campi di concentramento. Inoltre, abbiamo anche incontrato Jelena Jovanovic, coordinatrice dell’ARDI (Anti-Racism and Diversity Intergroup).
I primi due giorni il seminario si è tenuto al B’nai B’rith di Bruxelles, mentre il terzo giorno siamo stati al Parlamento Europeo. È stato veramente qualcosa fuori dal normale, dove abbiamo potuto incontrare Terry Reintke, parlamentare europea dei Verdi, femminista, e in aggiunta anche una donna davvero forte. Altre donne forti che ho incontrato erano Katherina Von Schnurbein, coordinatrice della Commissione Europea contro l’Antisemitismo, e Nicola Beer, vicepresidente del Parlamento Europeo e presidente del gruppo di lavoro contro l’antisemitismo. Abbiamo incontrato anche Lopez Isturiz White, presidente della delegazione per i rapporti con Israele, Juan Fernando Lopez Aguilar, vicepresidente del gruppo di lavoro contro l’antisemitismo, ma soprattutto Carles Puigdemont, presidente Della Catalogna in auto-esilio.
C’è stato un meeting dopo l’altro, e dovevamo correre tra il parlamento, la commissione e il consiglio europeo. Ma grazie a questo seminario, è come se mi si fosse aperta una finestra sul mondo: ho una visione diversa adesso. Mi ha davvero impressionato ciò che ognuno di loro ha detto. Siamo stati ospiti del HIAS, un’associazione ebraica americana no profit che provvede a dare aiuto e sostegno ai rifugiati, dove abbiamo fatto un seder di Pesach collegato a questo tema. Il giorno dopo, tra un incontro e l’altro, siamo stati ospiti dell’AJC (American Jewish Committee), e abbiamo incontrato Walid Abu Haya, vicepresidente della Israeli Mission to the EU and Nato, e il direttore dell’AJC Daniel Schwammenthal.
L’ultima sera siamo stati ospiti della Moishe House di Bruxelles, dove abbiamo potuto incontrare Sergey Lagodinsky, vicepresidente del gruppo contro l’antisemitismo. Il mio compito, tornata dal seminario, non è quello di tenere per me questa esperienza e ciò che imparato, bensì diffonderlo nelle comunità, tra i giovani e nella stessa UGEI. Siamo la nuova generazione, e abbiamo il potere di cambiare qualsiasi cosa solo se lo vogliamo: antisemitismo, razzismo, xenofobia e altre forme di discriminazione non possono restare in silenzio. Ora più che mai tocca a noi alzarci e parlare.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.