Dalla Silicon Wadi alla Silicon Valley

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“Mettetevi in gioco e rischiate di più: il tempo dell’adagio è finito”. Così Aron Di Castro ha affermato ieri in occasione dell’evento “Dalla Silicon Wadi alla Silicon Valley” promosso dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia e Delet Assessorato alle Politiche Giovanili CER, nella splendida cornice dell’Office Jam – Coworking in Via Salento, 63.

L’incontro ha visto la presenza di 40 tra ragazze e ragazzi interessati e rapiti dall’esperienza di Aron Di Castro. Aron, 39enne nato a Roma, una militanza nel movimento giovanile Bnei Akiva, a 19 anni,  da fervente sionista, decide di fare il grande passo: l’Alya. E’ una scelta difficile, sofferta, ma che nel tempo si rivela vincente. Inizia il percorso accademico alla Bar-Ilan University, dove consegue la triennale in Communication & Political Sciences. Terminata l’università, nel 2004 comincia a lavorare all’Unilever con l’incarico di Program Manager. Nel 2008 il salto di qualità: alla ricerca di nuovi stimoli, Aron inizia a inviare CV alle aziende più disparate, tra queste anche la Google, che aveva da poco aperto la sede in Israele. Iniziano i colloqui, Aron viene convocato più volte dal colosso di Internet, solamente a seguito del quinto incontro verrà assunto e nominato Account Manager. Quelli sono gli anni del boom alla Google, si espande il mercato dell’advertising e della raccolta dati, Aron vive in prima persona la rivoluzione digitale. Dopo 9 anni di soddisfazioni, nell’aprile del 2017 arriva la proposta, quella irresistibile: contratto come Director Global Business Development & Partnerships alla Waze, in California. Inizia così l’American Dream di Aron.

Incalzato dal pubblico, Aron ha risposto ad alcune domande poste dai giovani presenti. In merito alle differenze tra mercato israeliano e americano e sul legame tra Silicon Valley e Israele ha detto “ Il lavoro in Israele è molto diverso rispetto agli Stati Uniti: in Israele è più dura, il ritmo di lavoro è intensivo. In America, nelle grandi aziende, alle 17:00/18:00 termina la giornata lavorativa. Si lavora di meno, ma non per questo si è meno produttivi. Nella Silicon Valley oggi ci sono circa 70mila israeliani. Ovunque ti giri si parla in ebraico. E’ una comunità compatta, sentita e fortemente integrata nella società americana”.

Durante l’incontro è stato presentato il progetto “Skilled Program”, un programma di formazione intensiva di due settimane, incentrato sull’Online Marketing, completamente gratuito, in collaborazione con gli uffici della Google, Aleph, IDC, Gvahim e altre organizzazioni israeliane. Molti considerano Israele la “Start Up Nation“, ma pochi arrivano in Israele con una conoscenza approfondita. L’obiettivo è dotare i ragazzi di conoscenze e competenze specifiche, così da avviarli in una carriera di successo nel settore del marketing online in Israele. Il programma è costruito su 3 pilastri: comprendere l’innovazione online e l’ecosistema di business in Israele; acquisire competenze pratiche di marketing digitale; testare l’apprendimento praticando le abilità appena acquisite. Sono solo 25 i posti a disposizione. Per l’Application è sufficiente consultare il sito www.skilledprogram.org

 

“E’ iniziato col turbo il 2019 per l’Unione Giovani Ebrei d’Italia. Come primo evento dell’anno non potevamo chiedere di meglio. Siamo onorati e grati ad Aron Di Castro per la sua generosa disponibilità e collaborazione. Siamo convinti che l’incontro di oggi sia stato d’ispirazione per molti dei nostri ragazzi. E’ per questo che investiremo ancora di più nella formazione“. Ha cosi commentato il Vice Presidente, Ruben Spizzichino che ha poi aggiunto – “Colgo l’occasione per ringraziare Ruggero Raccah, che ha reso possibile questo evento e Federico Raccah per gli spazi di Office Jam. Avanti così.“

 


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