Consigli di lettura: 5 saggi scientifici
HaTikwa, di Ariel Nacamulli
Negli scorsi giorni ho letto con piacere i consigli di lettura pubblicati su questo giornale, trovandomi come tutti alla disperata ricerca di modi costruttivi per riempire gli occasionali momenti di vuoto di questa quarantena. Tuttavia, essendo io quasi unicamente un lettore di saggi, non ho potuto attingere appieno all’esperienza dell’ugeina che ha voluto condividere con noi la sua lista.
Vorrei quindi presentare qui la mia lista. Cinque saggi che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose e di approcciarmi al mondo scientifico e finanziario:
- Thomas S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche: Non una scelta originale, direte voi (e non posso che darvi ragione). Il libro, scritto nel 1962, è presto diventato un punto di riferimento nel mondo scientifico. Kuhn racconta l’evoluzione simultanea dei pensieri scientifico e filosofico, introducendo il concetto di “mutamento di paradigma”, ossia la trasformazione di vari ambiti della società, innescata dalle rivoluzioni scientifiche. Dopo una rivoluzione scientifica non vediamo più il mondo con gli stessi occhi.
- Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie: Ho letto questo libro il mio quarto anno di liceo, su consiglio del mio professore di storia. Prima di allora ho sempre letto la storia come un racconto statico di eventi uno dopo l’altro; non la apprezzavo, come la quasi totalità delle discipline umanistiche.
Con Diamond ho scoperto invece un diverso approccio, più “scientifico”. Il libro vuole rispondere alla domanda: “Perché alcuni popoli hanno sviluppato una società complessa ed avanzata mentre altri no?”. Opponendosi a una risposta razzista, indaga invece (ad esempio) come le differenze geografiche e biologiche di un territorio rispetto ad un altro possano favorire la popolazione che lo abita, permettendole di sviluppare società complesse. Come scrive Diamond nel sottotitolo, il libro descrive i delicati processi che hanno determinato la storia dell’Uomo negli ultimi 13.000 anni.
- Benjamin Graham, The Intelligent Investor: Il libro risale addirittura al 1949 nella sua prima edizione, ma esistono oggi numerose riedizioni con importanti aggiunte. L’ultima comprende anche una parte scritta dal suo allievo Warren Buffett, “l’oracolo di Omaha”. Il libro è un punto di riferimento per chiunque si interessi di finanza e investimenti, a livello personale o lavorativo. Graham presenta il “value investing”, la sua tecnica di investimento basata sul valore intrinseco dei titoli.
Questo è uno dei libri che più hanno direzionato le mie scelte accademiche in vista di un futuro lavorativo. Sebbene il mio approccio sia ben distante dal “value investing”, in questo libro ho visto per la prima volta spiegare la finanza partendo da concetti semplici e deducendo delle tecniche quantitative utili. Il libro non è mai stato tradotto in italiano, ma è disponibile in lingua inglese.
- Michael Lewis, Un’amicizia da Nobel (The Undoing Project): Michael Lewis è uno degli autori americani più noti. I suoi Moneyball e The Big Short (La grande scommessa) sono probabilmente noti a tutti (e ne sono stati tratti dei film).
In questo libro racconta di Daniel Kahneman e Amos Tversky, due nomi che vi saranno certamente nuovi. Come può il lavoro di due psicologi sconvolgere il mondo dell’economia, tanto da valergli un Nobel? Lewis racconta in maniera splendida la vita di Kahneman e di Tversky e il loro lavoro, mostrandoci con semplici esperimenti come anche noi ci facciamo spesso fuorviare dal contesto, comportandoci in maniera irrazionale.
- Nassim N. Taleb, Antifragile: Ho scelto Antifragile, ma potevo scegliere Il cigno nero o Giocati dal caso. Tutti questi libri partono dall’osservazione che la nostra reale percezione di un’evento improbabile è errata. Lo sa bene un trader quantitativo come Taleb. L’impatto di uno shock sui fragili “sistemi complessi” che compongono la nostra società è disastroso. Noi vogliamo invece qualcosa che si rafforzi in risposta allo shock, qualcosa, appunto, di “Antifragile”.
Oltre a presentare, di fatto, la sua strategia di investimento, Taleb offre un nuovo modo di guardare al mondo naturale, economico, sociale introducendo la sua nuova idea di antifragilità.
Tutti questi libri, come altri, introducono temi che mi hanno permesso di sviluppare una conoscenza varia e critica del mondo scientifico e finanziario, insegnandomi a mettere in discussione anche le assunzioni fondanti di determinate discipline.
Credo che oggi, in un contesto in cui tutti si improvvisano scienziati o economisti, avere le basi per analizzare quanto viene discusso sia una risorsa quantomai utile. Spero quindi che questi piccoli consigli di lettura possano esservi utili e di appassionare altri, come me, alla scienza o, se non altro, a questo genere letterario.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.