Congresso Ugei a Roma: ecco come è andata

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Domenica 21 ottobre alle 18.00 si è concluso il ventiquattresimo Congresso UGEI, tenutosi a Roma, nei locali degli Asili ebraici. Quest’anno, grazie anche alla scelta di organizzarlo in una grande comunità, la partecipazione ai lavori congressuali è stata numerosa e ha visto l’affluenza di giovani provenienti dalle piccole comunità come Catania e Siena, oltre che dalle consuete e cospicue presenze di Roma, Milano, Torino, Firenze. Inoltre, ad arricchire l’eterogeneità dei partecipanti, alcuni ragazzi provenienti dalla Svizzera hanno condiviso i pasti di Shabbat con gli ugeini.

L’appuntamento per l’inizio del Congresso era alle 17:00 di venerdì 19 ottobre, con un saluto e un breve discorso di Livia Ottolenghi, membro della giunta UCEI, la quale in particolare si occupa di scuola, formazione e giovani. Dopo aver nominato il presidente e la commissione, i lavori sono iniziati con le relazioni della presidente uscente, Carlotta Jarach, e del tesoriere uscente, Luca Spizzichino, entrambe approvate all’unanimità.

I lavori sono proseguiti sabato, con il saluto della presidente dell’UCEI, Noemi di Segni, che ha illustrato i progetti e le idee che sono o che saranno trattati dall’Unione e dagli enti comunitari locali, tra cui il mantenimento e il potenziamento delle piccole comunità, che negli ultimi anni hanno subito un calo numerico dovuto principalmente agli spostamenti sia nella penisola sia in Israele

Dopo il pranzo di Shabbat, si sono proseguiti i dibattiti, durante i quali sono stati introdotti i temi di cui si sarebbe votato la domenica, nell’ultimo giorno del Congresso. Tra questi c’è stata anche una mozione in merito alla partecipazione a eventi aggregativi e culturali di coloro che sono figli di solo padre ebreo e che ha acceso gli animi dei partecipanti, motivo per il quale la decisione definitiva è stata rimandata a un Congresso straordinario che sarà organizzato dal consiglio entrante il prossimo anno. Per finire la giornata di lavori, i partecipanti si sono divisi in tre commissioni (Milano, Roma e rapporti Italia-Israele) per proporre miglioramenti interni ed esterni all’UGEI.

Alla fine di Shabbat non è mancato il tempo libero prima della festa, che ha dato la possibilità di organizzarsi in gruppi per mangiare nei ristoranti in “Piazza”, come viene chiamato dai romani il Portico d’Ottavia. C’è chi ha optato per panini e patatine fritte e chi ha scelto i tipici piatti romani: carciofi alla giudia, supplì e pasta cacio e pepe. Alle 22.30, o un po’ più tardi, è iniziata la festa in una discoteca al centro di Roma, tra la Piramide e Testaccio; la serata ha visto la partecipazione di molti ragazzi romani, che insieme agli altri hanno riempito il locale fino a tarda notte.

L’ultimo giorno di Congresso, come di consueto, è iniziato leggermente più tardi del programma, per dare la possibilità a tutti di riprendersi dalla lunga nottata. A metà mattinata, una troupe del giornale Shalom ha ripreso i brevi ma importanti interventi della presidente della CER Ruth Dureghello, dell’assessore alle Politiche Giovanili Giordana Moscati e del caporabbino di Roma Riccardo di Segni.

Il ventiquattresimo Congresso UGEI si è concluso con l’elezione del nuovo Consiglio esecutivo, a cui si destina un caloroso augurio (Keren Perugia, David Fiorentini, Ruben Forti, Ruben Spizzichino, Yosi Tesciuba, Clemy Raccah, Joel Terracina, Manuel Amati, Graziano Di Nepi). Il tempo è corso velocemente, ma un ulteriore ringraziamento è andato al Consiglio uscente, composto dalla presidente Carlotta Jarach, Ruben Spizzichino, Alessandro Lovisolo, Simone Israel, Alissa Pavia, Giulio Piperno, Luca Spizzichino.

Susanna Winkler


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