Cittadinanza onoraria a Liliana Segre: questione di rispetto e civilità.

Segre

di Michal Colafranceschi

Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah, incarna un simbolo vivente della memoria e della lotta contro l’odio. Per il suo importante contributo alla memoria collettiva e alla difesa dei valori costituzionali, molte città italiane hanno deciso di conferirle la cittadinanza onoraria. Deportata ad Auschwitz a soli 13 anni per il solo fatto di essere ebrea, è testimone di un’atrocità che non appartiene solo al passato, ma che continua a richiamarci al dovere di vigilare contro l’indifferenza e l’intolleranza. Dopo decenni di silenzio, ha scelto di trasformare il proprio dolore in un impegno civico e morale, raccontando instancabilmente la sua storia per educare le nuove generazioni e far sì che le ombre del passato non si ripetano. Così le città di Milano, Roma, Firenze, Napoli e Bologna sono solo alcune delle amministrazioni che hanno reso omaggio alla sua figura, celebrandola come emblema dei principi di libertà, uguaglianza e dignità umana sanciti dalla Costituzione. Milano, sua città natale, ha accompagnato il riconoscimento con eventi culturali e incontri pubblici. Il conferimento della cittadinanza onoraria non è un atto meramente simbolico: rappresenta una scelta giuridica e politica di grande rilevanza. Eleva il destinatario a cittadino morale della comunità che lo adotta, riconoscendo nella sua storia e nel suo operato un valore collettivo. Questo gesto acquisisce ulteriore importanza in un tempo in cui l’antisemitismo e le discriminazioni, purtroppo, non appartengono solo al passato. Nonostante ciò, non sono mancati momenti di tensione. In alcuni comuni, come Biella, il rifiuto di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre ha scatenato polemiche, dimostrando quanto sia ancora necessario difendere i valori fondamentali della nostra democrazia. Di recente, il consiglio comunale di Pinerolo ha anch’esso respinto una mozione per conferirle la cittadinanza onoraria, sollevando un acceso dibattito nazionale. Il sindaco Luca Salvai e la maggioranza hanno motivato la decisione accusando il proponente della mozione, Dario Mongiello, di strumentalizzare politicamente la figura della senatrice, soprattutto in relazione al conflitto israelo-palestinese. La mozione emendata, che mirava a superare ogni riferimento divisivo, è stata comunque bocciata con 13 voti contrari, suscitando critiche e polemiche sulla capacità delle istituzioni di rappresentare valori condivisi. Liliana Segre ha più volte ribadito che il suo impegno è rivolto soprattutto ai giovani, custodi del futuro. “Indifferenza” è la parola che più teme, perché è l’indifferenza che ha permesso la barbarie del passato. La cittadinanza onoraria, in questo senso, rappresenta un invito a non dimenticare e a trasformare la memoria in azione concreta per una società più giusta. Il riconoscimento conferito a Liliana Segre è dunque un omaggio alla sua figura e un richiamo giuridico e morale alla difesa dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, la cui ispirazione principale è proprio l’antifascismo. Liliana Segre ci ricorda che ricordare è un dovere civile e umano, indispensabile per costruire un futuro migliore.


UGEI

L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


Contattaci




HaTikwa

Organo ufficiale di stampa dell’UGEI è HaTikwa, giornale aperto al libero confronto delle idee nel rispetto di tutte le opinioni.


Contattaci