Amsterdam, caccia all’ebreo dopo il match fra Ajax e Maccabi Tel Aviv.

AMS

di Redazione

Doveva essere una serata pacifica e all’insegna dello sport, quella dei tifosi israeliani accorsi ad Amsterdam per assistere al match fra le squadre di Ajax e Maccabi Tel Aviv. Si è trasformata in un incubo. All’uscita dallo stadio, gli israeliani sono stati brutalmente aggrediti da assalitori mascherati con bandiere palestinesi che gridavano “Palestina libera”, diventando bersaglio di una caccia all’ebreo che richiama ai pogrom del Novecento. Pugni, calci, una persona gettata nel fiume, il caos davanti al mancato intervento delle Forze dell’ordine. Alcune vittime sono perfino arrivate a dichiararsi non ebree per tentare di salvarsi. In una conversazione privata con il presidente israeliano Herzog, il re dei Paesi Bassi, Willem Alexander, ha detto:” Abbiamo deluso gli ebrei olandesi durante la Seconda guerra mondiale e stanotte vi abbiamo deluso ancora”, mentre il primo ministro olandese Dick Schoof ha condannato il pogrom e definito l’assalto “inaccettabile”, aggiungendo:”Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte. Netanyahu ha insistito affinché gli autori di questi atti debbano essere ricercati e perseguiti”. Attualmente risultano sette dispersi, mentre la polizia olandese indaga sulle segnalazioni di possibili ostaggi. Il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar è volato nei Paesi Bassi per un incontro urgente col governo locale, mentre il premier Benjamin Netanyahu, che accusa “ad Amsterdam un attacco antisemita premeditato”, ha inviato due aerei di soccorso per rimpatriare gli israeliani. Intanto, emergono i primi dettagli inquietanti dal web. In un gruppo Telegram di tassisti locali sono stati rintracciati messaggi come “non c’è polizia, bloccate l’autobus dei giocatori ebrei” oltre che continue offese antisemite e apologie delle violenze avvenute. Il Ministero per gli Affari della Diaspora ha denunciato la responsabilità delle Forze dell’ordine olandesi nel non aver tutelato a dovere i propri cittadini, nonostante gli avvertimenti di riguardo le minacce profuse contro l’alloggio dei tifosi – Leonardo Hotel – e la manifestazione lanciata da un’attivista filo-palestinese. Fa il paio con il crescente rifiuto dialcuni agenti di proteggere eventi ebraici per “dilemmi morali”, così come denunciato dal esponenti del Jewish Police Network.

Credit photo: ANSA


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