Acharé Moth e Kedoshim: il rispetto nei confronti dei genitori

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di Ruben Caivano

Questo shabbat leggeremo, come avviene spesso, due parashot insieme: Achare Moth e Kedoshim. In Achare Moth sono comandate le mitzvot che il Koen Hagadol doveva svolgere nel santuario per il giorno di Kippur. Al koen era ordinato anche di mettere in pratica sacrifici espiatori al fine di purificare tutto il popolo di Israele dai peccati commessi. Finite le procedure il Koen avrebbe dovuto eseguire un processo di lavaggio dei suoi vestiti ed anche di se stesso. La parashà non parla solo di mitzvot di “servizio”, ma anche di nome che tutto Am Israel doveva seguire: la macellazione degli animali e le norme sull’incesto. Nella Parashà prima sarà vietato l’incesto, è scritto “Atti simili a quelli della terra d’Egitto che voi abitaste o a quelli della terra di Canaan dove andrete, non compierete mai e non andrete dietro i loro usi. Le mie leggi eseguirete, i miei principi osserverete, Io sono il Vostro D-o” (18,3). Rashì spiega che le terre in cui il popolo ebraico è stato e sarà, quindi Egitto ed Erez Canaan, erano abitate dalle popolazioni più corrotte della regione e quindi H. consegna le leggi ad Am Israel cosicché si possa evitare l’assimilazione con questi popoli e che Am Israel sia l’unica popolazione ad avere leggi che la portano a comportarsi in modo dotto.
Le due parashot sono strettamente collegate. Infatti, nella Parashà di Kedoshim c’è un continuo degli atti immorali e del divieto di assimilazione con popolazioni straniere. Tuttavia, all’inizio della Parashà, si affronta il tema della santità in cui è incluso anche l’argomento del timore verso i genitori. Al (19;4) è scritto: “Ciascuno dovrà avere timore di sua madre e di suo padre e i miei Shabatot dovrete rispettare; Io sono l’Eterno, il vostro D-o.”
Ma come è possibile temere i propri genitori se la Torà non ci da nessun’altra azione collegabile al rispetto di madre e padre? Rashì commenta il verbo dovrà avere timore riportando un passo della Ghemarà, trattato di Kedoshin, sulle azioni che costituiscono il Kibbud Haorim, ossia il rispetto verso i propri genitori e con quali azioni possiamo rispettarlo: non parlare al posto di tuo padre, non sederti al suo posto, dare ai tuoi genitori da mangiare, vestirli ed aprire e chiudere loro la porta.


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