100 anni di WUJS, l’Unione Mondiale degli Studenti Ebrei riparte da Praga
Qualsiasi aspetto dell’attivismo è stato profondamente stravolto dopo il massacro del 7 ottobre. Dalle organizzazioni locali di volontariato fino alle più alte sfere comunitarie europee o intercontinentali.
A queste non fa eccezione la World Union of Jewish Students (WUJS), l’organizzazione a ombrello che convoglia tutte le Unione ebraiche giovanili del mondo. Fondata nel 1924 da Hersch Lauterpacht e Albert Einstein, divenuto poi il primo Presidente dell’ente, il WUJS ha seguito da vicino tutte le vicende della Diaspora e dello Stato di Israele fin dalla sua fondazione.
Allo stesso modo, di fronte al brutale attacco di Hamas, alla guerra che ne è conseguita e all’ondata di antisemitismo a livello globale, il WUJS ha continuato a svolgere un ruolo cruciale per la tutela dei giovani ebrei.
Quest’anno si sarebbero dovute svolgere grandi celebrazioni per il Centenario della fondazione, con un 50esimo Congresso che si preannunciava veramente esaltante. Tuttavia, sia per motivi di sicurezza che per esprimere la solidarietà con i tanti giovani ebrei impegnati tra le fila dell’IDF che non avrebbero potuto partecipare, l’evento è stato repentinamente rivoluzionato.
Nel giro di sei settimane, è diventato un momento aggregativo non solo ricreativo, bensì simbolico della capacità del popolo ebraico di rimanere unito persino nei momenti più bui. Cambiando per la prima volta l’ubicazione del Congresso da Gerusalemme, sede dell’Unione, a Praga, il WUJS ha dato un forte segnale di resilienza e perseveranza.
Tenutosi dal 28 dicembre al 1 gennaio, il programma ha presentato una miscela di contenuti prioritari sia per Israele che per la Diaspora, rafforzando ulteriormente il loro delicato legame. Approfondendo le sfide nei campus universitari occidentali, la minaccia delle manifestazioni pro-Hamas in Europa, l’ambiguità e talvolta la solidarietà di alcuni governi verso di Hamas, la necessità di aggregare e coinvolgere le nuove generazioni e le campagne per portare la liberazione per gli ostaggi, oltre 130 giovani attivisti da tutto il mondo hanno tratto inspirazione e motivazione per continuare il loro impegno.
Di particolare rilievo sono state le testimonianze di due sopravvissuti al NOVA Festival, o il racconto della chiamata alle armi di giovani israeliani, che unite alle campagne di #BringThemHomeNow e #BringOurFamiliesBack hanno permesso di realizzare l’incomprensibile l’assurdità della situazione.
Durante il fine settimana si è anche tenuta l’annuale Assemblea Generale, in cui i delegatidi ciascun paese sono stati chiamati a rinnovare il Consiglio dell’Unione. Per l’Italia hanno partecipato il Presidente uscente David Fiorentini, il Vicepresidente uscente Joshua Bonfante e il neo eletto consigliere Ioel Roccas, i quali in collaborazione con l’Unione degli Studenti Australiani (AUJS) hanno presentato la candidatura di Joseph (Joey) Zeleznikow.
Dopo stimolanti dibattiti e mozioni, lo spoglio si è concluso con la proclamazione degli 11 Consiglieri eletti:
– Bruno Polevoj (ČUŽM – Repubblica Ceca)
– Hannah Sarkin (JYP – Portogallo)
– Jacobo Cohen Mann (FEMEJJ – Messico)
– Joey Zeleznikow (UGEI – Italia)
– Chad Rayd (SAUJS – Sud Africa)
– Flor Kaplun (FEJJLA – America Latina)
– Michelle Brenner Anidjar (EUJS – Europa)
– Sam Kramer (UJS – Regno Unito e Irlanda)
– Shilat Cohen (NUIS – Israele)
– Youval Ouaknine (UEJF – Francia)
– Zachary Morris (AUJS – Australia)
La nuova squadra affiancherà la Presidente Yana Naftalieva, il cui mandato biennale scadrà invece il prossimo dicembre, e la CEO Shelly Wolkowicz.
Nel complesso è stato un viaggio strepitoso ed emozionante, che ha permesso a tantissime persone di scoprire incredibili aspetti della cultura ebraica dal resto del pianeta, stringendo nuove amicizie e lanciando nuove progettualità. Inoltre, lasciando la nota più dolce per la conclusione, la vigilia del Capodanno civile durante la tradizione cena di gala, si sono tenuti i WUJS. Awards, i riconoscimenti a livello internazionale per le migliori attività o personalità dell’anno precedente. E anche questa volta l’UGEI ha portato a casa tante soddisfazioni, tra cui l’Event of the Year Award per FEJJETON, lo Shabbaton svolto a Madrid in collaborazione con le unioni spagnola (FEJJE) e portoghese (JYP), bissando il successo degli EUJS Awards.
Dopodichè, a poche ore dalla scadenza ufficiale del mandato UGEI, il WUJS ha assegnato il prestigioso Hersch Lauterpacht Leader of the Year Award al nostro Presidente uscente David Fiorentini, coronando un meraviglioso percorso di 5 anni di dedizione e passione.
Di ritorno verso l’Italia, tra nuove esperienze, premi e amicizie, la delegazione ha portato soprattutto un senso di appartenenza che in tempi difficili e provanti è fondamentale per superare la solitudine e l’angoscia, facendo germogliare un seme di ottimismo di cui il prossimo Consiglio Esecutivo saprà certamente coglierne i frutti.
Organo ufficiale di stampa dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. Fondato nel 1949, dal 2010 è una testata online e inserto mensile di Pagine Ebraiche.